Lecco. Scuola: aule più grandi e spazi
Tanto cartongesso, e tempi stretti
Entro il 10 agosto la Provincia valuterà gli interventi che si possono realizzare
I cantieri una decina di giorni dopo con il rischio che si faccia lezione con i “muratori in casa”
L’anno scolastico inizierà con i cantieri aperti, con pareti da abbattere e altre da posizionare.
Il 14 settembre suonerà la campanella d’inizio lezioni ma difficilmente le scuole superiori saranno tutte in ordine. Ci sono scuole che hanno chiesto di ampliare alcuni spazi togliendo dei divisori, ed altre che invece necessitano di posizionare delle pareti per suddividere le aule.
«I tempi sono stretti, entro il 10 agosto dobbiamo valutare quali richieste sono fattibili e quali meno, ed affidare i lavori - spiega il consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica Marco Passoni -. Cercheremo di snellire le pratiche e di fare tutto il possibile per arrivare al 14 settembre senza cantieri nelle scuole, anche se ad oggi ci sono ancora presidi che non hanno inviato le loro richieste».
All’istituto Badoni ci sono alcuni bagni da sistemare e l’impianto elettrico da adeguare. «Al Fiocchi dobbiamo togliere una parete e posizionarne un’altra. Al Viganò di Merate hanno chiesto di realizzare una nuova aula in un corridoio, all’Agnesi dobbiamo smantellare un laboratorio e trasformarlo in aule - prosegue Passoni -. Al Marco Polo di Colico interverremo su un’area dove l’accesso è limitato così da creare degli spazi per le lezioni».
Nelle casse dell’Amministrazione provinciale dal Miur è arrivato un finanziamento di 750 mila euro per l’adeguamento e l’adattamento funzionale degli spazi e delle aule, considerate le nuove regole del distanziamento sociale.
Detto così sembrerebbe una grande somma, ma suddivisa su quindici strutture, in media l’amministrazione potrà mettere a disposizione 50 mila euro per ciascuna.
«Sono interventi di edilizia leggera, ovvero il posizionare o il togliere una parete in cartongesso, o l’ampliare un locale, o magari sistemare delle porte, lavori che non andranno ad incidere sulla struttura generale ma che permetteranno di creare la situazione ideale per il rientro a scuola in sicurezza. Interventi che però richiedono una programmazione e settimane di lavoro», aggiunge Passoni.
Il tempo stringe e se anche il 10 agosto ci sarà l’elenco preciso dei lavori da attuare per ciascuna scuola, di mezzo si mette la settimana di ferragosto, il rischio di arrivare a fine mese senza avere avviato i lavori c’è. «I tempi sono stretti, faremo tutto il possibile», assicura il consigliere Passoni.
Ci sono realtà scolastiche dove già gli spazi sono risicati, come al Bertacchi, ma anche al liceo linguistico Manzoni in via XI Febbraio.
Tra le ipotesi resta quella di valutare, per alcune materie, e in alcune particolari situazioni, l’utilizzo della didattica a distanza, anche se i presidi sembrano contrari a questa ipotesi.
Ma se le scuole non saranno pronte e non rispetteranno i criteri del distanziamento sociale non potranno accogliere gli studenti.
Non è da escludere il rischio che qualche istituto non riesca ad avviare l’anno scolastico con tutti gli studenti in presenza.
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