Lecco. Piaggio, profumo d’intesa
Colaninno al museo dell’aquila
Dopo la visita del presidente del gruppo cresce la speranza di un rinnovamento del sito museale
Una visita lampo a Mandello da parte del presidente della Piaggio Roberto Colaninno allo stabilimento della Moto Guzzi per ammirare lo storico museo della casa dell’aquila. Era accompagnato dal consiglio di amministrazione del gruppo. Il blitz ha messo in movimento diverse ipotesi sul futuro della fabbrica di via Parodi.
Un anno importante quello del marchio Moto Guzzi a un passo dei cento anni (il “compleanno” si celebrerà il 15 marzo 2021),che sta pagando sul piano della produzione e delle vendite,nonostante lo stop forzato dovuto al Covid 19 e al lockdown,
Il museo Guzzi può vantare oltre 180 modelli differenti di una storia che va dal 1921 fino al 2004.
Sembra che l’intenzione del Gruppo Piaggio possa essere orientata al rifacimento di questo location che attira ogni anno oltre 50 mila visitatori.
Purtroppo nel corso degli anni questo gioiello ha subito più di uno sfregio: molti i pezzi unici rubati, e si spera che in futuro questi episodi possano essere scongiurati grazie alle telecamere a circuito chiuso.
A sparire nel nulla sono pezzi di moto che, nella maggior parte dei casi, finiscono nelle mani dei collezionisti e degli appassionati oltre confine. L’elenco comprende tappi dei serbatoi di olio e benzina, carburatori, leve del cambio o pedalini dei freni, senza dimenticare le manopole marcate Moto Guzzi che diventano dei veri e propri souvenir da custodire gelosamente o da vendere a peso d’oro su quei mercati dove non si va molto per il sottile, quando si tratta di verificare la provenienza della merce in vendita.
Intanto alcune moto del museo sono state sistemate dagli addetti e questo fa capire l’intenzione della proprietà di puntare per il centenario del prossimo anno su una nuova immagine al museo.
In una intervista datata 2015 a Eicma salone internazionale del Motociclo di Milano, Roberto Colaninno, numero uno del gruppo che lega diversi marchi del settore due ruote, aveva dichiarato così: «Vogliamo trasformare Mandello in un nuovo sito, rispettoso degli oltre novant’anni di storia, ma anche avveniristico, per farlo tornare a essere il nostro cuore pulsante».
«E quindi - ha concluso - deve diventare il punto di riferimento non solo per la produzione, ma anche per tutti gli appassionati del marchio Moto Guzzi».
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