Lecco. Il Politecnico di Torino
in visita alla Gilardoni
Nello stabilimento di Mandello gli studenti della laurea magistrale in Ingegneria elettrica
È un rapporto molto stretto quello che vede protagonisti da un lato la Gilardoni di Mandello e, dall’altro, il mondo dell’università e della ricerca del Paese intero. Al di là della collaborazione, ormai radicata, che l’azienda mandellese vanta con il Politecnico di Milano, ci sono anche altri atenei con cui le relazioni sono particolarmente interessanti.
Una di queste si è concretizzata nei giorni scorsi nella visita che gli studenti della laurea magistrale in Ingegneria Elettrica del Politecnico di Torino hanno potuto fare allo stabilimento lecchese di Gilardoni, guidati dai docenti Aldo Canova (segretario dell’AIPnD ETS Italian Society for NDT) e Luigi Solimene.
Durante la giornata, i ragazzi hanno avuto la possibilità di accedere e visitare i reparti produttivi, conoscendo dirigenti e tecnici; ma soprattutto, hanno evidenziato i “padroni di casa” «hanno potuto comprendere cosa significhi lavorare in una realtà aziendale dinamica come la nostra».
Le due realtà si sono incontrate grazie ad alcuni connettori in comune: entrambe sono associate presso AIPnD, associazione di rilevante importanza in Italia nel campo dei controlli non distruttivi; hanno «volontà di crescere e scoprire cosa c’è al di fuori delle loro mura», vogliono promuovere la ricerca e la conoscenza scientifica e si rivolgono ai giovani.
Giovedì scorso, quindi, è stato il direttore di Gilardoni, Davide Baratto, a entrare all’università portando la propria esperienza e quella dell’azienda lecchese. Ha infatti tenuto il seminario “Strumenti e applicazioni dei Raggi X per i controlli non distruttivi” nell’ambito del corso di Diagnostica Strutturale nel corso di laurea magistrale di Ingegneria Meccanica del Politecnico di Bari.
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