Le strisce ci sono
la pista ciclabile no
In zona Caviate le corsie sono state ridimensionate per tracciare lo spazio per le due ruote. Ma non c’è la cartellonistica verticale e gli automobilisti si confondono. L’Anas: «Lunedì partono i lavori»
La ciclabile ancora non c’è, ma da ieri è arrivata la segnaletica orizzontale che restringe la carreggiata nel tratto delle Caviate. Un restringimento per creare quello che sarà lo spazio dedicato alle bici da e per il primo tratto di ciclabile, che nei prossimi mesi dovrebbe essere completato.
La corsia dedicata alle bici, non ancora segnalata con la cartellonistica verticale, sta creando non pochi disguidi, visto che le auto che da Abbadia scendono verso Lecco tutto ad un tratto si trovano con uno spazio delimitato, senza sapere il perché.
Da lunedì 1 ottobre, sul tratto dal lungolago di Lecco verso Pradello, verrà istituito un parziale restringimento e senso unico alternato regolato da movieri o impianto semaforico, per consentire l’avvio dei primi lavori della ciclabile.
Ma oggi e domani, con il bel tempo, la presenza di ciclisti è destinata a crescere, e di conseguenza anche il pericolo. Ma non solo le bici transitano in entrambe le direzioni, a filo delle auto che scendono, senza alcuna segnalazione. Una situazione promiscua che già ieri ha raccolto tante critiche, con le auto che ad un tratto si trovano di fronte le bici contro mano che salgono verso la ciclabile.
Bici che poi proseguono, scavalcano l’accesso bloccato, non rispettano il divieto e accedono alla pista.
L’intervento che riguarda il primo tratto della ciclabile, dalle Caviate di Lecco a Pradello di Abbadia, poco più di un chilometro e 300 metri di tracciato, nei mesi scorsi è stato appaltato da Anas all’azienda Cogeis spa di Quincinetto in provincia di Torino. Obiettivo è quello di mettere sicurezza la pista creata restringendo la carreggiata della strada statale 36. Non verrà, al momento, realizzata la rotonda delle Caviate vicino al centro abitato, che avrebbe aiutato a creare un ingresso e un’uscita in sicurezza dalla ciclabile.
La Cogeis dovrà occuparsi della riasfaltatura del tratto, della creazione di una rete di illuminazione, della realizzazione di un nuovo guardrail a lago, e di una schermatura con verde sul lato della carreggiata della strada statale 36. Inoltre verrà creato un ingresso in sicurezza dalle Caviate, mentre all’arrivo a Pradello il tracciato dovrebbe confluirà sul piazzale. L’azienda avrebbe a disposizione 120 giorni, quattro mesi, per fare le opere.
E’ dal 2003 che si parla dell’opera, con il bando per i lavori è stato pubblicato da Anas nel 2009. Dopo un susseguirsi di inizi lavori e di blocchi, di mezzo anche le vicissitudini dell’azienda che aveva vinto l’appalto, ora dovrebbe giungere ad una svolta almeno il primo tratto.
Resta però la “ferita” al territorio lungo il percorso da Pradello ad Abbadia, dove il cantiere è stato abbandonato e ci vorranno anni per la ripresa dei lavori. Anas deve infatti rifare il progetto, poi dovrà trovare le risorse ed appaltarlo. Secondo tratto che rischia di finire tra le scartoffie chiuso in qualche cassetto, visto che Anas di questi ultimi tempi ha ben altre priorità anche sul territorio, tra ponti e cavalcavia.
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