Lavori “acrobatici”
per le reti paramassi
Emozionante sorvolo, a Mandello, dell’elicottero con i materiali per mettere in sicurezza la roccia
Rocciatori appesi alla parete intenti a fissare le reti paramassi sullo sperone di roccia sopra la curva detta della Canottieri Moto Guzzi.
La messa in sicurezza della parete a monte della strada provinciale 72 sta tenendo banco, considerato che oltre ad essere uno dei lavori più attesi, e pure spettacolare. Uno spettacolo per gli “umarell” anche se questo cantiere arriva in un periodo di restrizioni agli spostamenti e non è neppure così comodo da raggiungere.
Nei giorni scorsi l’elicottero ha portato le reti paramassi che poi sono state calate sull’area rocciosa imbrigliandola. I lavori dovrebbero concludersi entro fine gennaio del prossimo anno, con la possibilità di slittare ai mesi successivi, considerate le lungaggini anche per l’acquisto e consegna dei materiali dovute alle regole dell’emergenza sanitaria. Nei mesi scorsi è stato costruito un “tetto” sopra la strada provinciale 72, per raccogliere eventuali cadute di materiale durante le operazioni di disgaggio e cambio delle reti paramassi sulla parete a monte.
L’intervento costa 750 mila euro ed è coperto da un finanziamento ministeriale, e riguarda la pulizia a monte di tutta la roccia, già fatta nei mesi scorsi. È ora il tempo del posizionamento delle reti, previsto anche lo smusso di uno spigolo roccioso di una quarantina di centimetri all’altezza di quattro metri dalla strada che costringe i mezzi più grandi a portarsi nell’altra corsia per evitarlo.
La sistemazione dello sperone di roccia arriva a tre anni da uno smottamento che aveva scaricato sassi sulla strada. Il Comune è ora impegnato in un grande intervento di messa in sicurezza. «I lavori proseguono e per fine gennaio potrebbero essere completati», dice l’assessore ai lavori pubblici e vice sindaco Andrea Tagliaferri.
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