L’addio a Venini, “el geometra”
«Ci hai insegnato ad essere liberi»
Grande partecipazione al funerale dell’ex sindaco, professionista noto e stimato in paese Commossi i nipoti «Sognavi un mondo dove ci si mette al servizio degli altri senza chiedere nulla in cambio»
«Ci hai insegnato la libertà nel rispetto degli altri. Ci hai insegnato a guardare a chi è meno fortunato di noi e ad aiutarlo, a fare beneficenza in silenzio. Ci hai insegnato il valore delle cose semplici, di un’escursione in montagna, di una partita a tennis».
Così i nipoti hanno ricordato il nonno Alberto Venini, classe 1933, già sindaco del paese.
In tanti alla parrocchiale
Ieri pomeriggio erano in tanti alle sue esequie nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore, celebrate dal prevosto don Pietro Mitta, affiancato da don Ambrogio Balatti, don Michele Gini, e da don Vittorio Bianchi, parroco di San Lorenzo di Abbadia, amico di adolescenza di Venini.
«Una lunga vita intensa la sua. “El geometra” come lo chiamavano, serio, competente, caparbio, quello che si metteva in testa lo faceva - ha rimarcato don Pietro Mitta -. Era tenace, e in passato era stato anche sindaco di Mandello, ed oggi l’attuale Amministrazione comunale è qui a salutarlo. Era un uomo sensibile con le associazioni di volontariato».
Presenti i gagliardetti della polisportiva, del soccorso degli alpini, e degli alpini che hanno reso omaggio all’amico e alpino.
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