Laboratori per il futuro
Innovazione al Marco Polo
Colico Inaugurati due spazi didattici che aprono alle professioni digitali “Fab - Lab” e realtà virtuale, per muoversi e conoscere ambienti lontani
La scuola si fa sempre più smart e preparata per rispondere alle esigenze formative degli studenti.
In questa “corsa” all’innovazione primeggia l’istituto Marco Polo di Colico, che ha recentemente messo a disposizione dei suoi allievi due nuovi laboratori. Spazi che, come sottolinea la dirigente scolastica Catia Baroncini, “aprono alle professioni digitali del futuro”.
Didattica interdisciplinare
«Il laboratorio “Fab-Lab” di didattica interdisciplinare è un laboratorio in cui gli studenti lavorano in team sviluppando progetti, alcuni dei quali sono prototipi che le aziende assegnano loro come progetto autentico – spiega la dirigente -Fino a oggi i nostri studenti hanno sperimentato in laboratorio, operando in gruppi suddivisi per percorso di studio (informatici, meccatronici, manutentori). Ora, invece, possono sviluppare progetti in team con compagni di altri indirizzi. In questo modo vivono l’esperienza di lavorare con diverse professionalità, sapendo che oggi nelle aziende se bisogna risolvere un problema non c’è una persona che sa fare tutto, ma bisogna incrociare professionalità e competenze diverse».
Una delle aree di lavoro fondamentali del nuovo laboratorio Fab-Lab sarà quella di incontro fra elettronica e automazione.
«Questo è uno dei tre laboratori delle professioni digitali del futuro, perché già oggi, ma ancor più in futuro, la capacità di lavorare in team e affrontare problemi complessi che richiedono integrazione di competenze sarà un elemento distintivo. Questo spazio formativo è stato realizzato con fondi della Strategia Aree Interne Alto Lago di Como e Valli del Lario».
Il secondo laboratorio recentemente inaugurato è quello della realtà virtuale, all’interno del quale gli studenti possono sperimentare una nuova forma di apprendimento.
«Non è sostitutivo delle modalità tradizionali di insegnamento, ma integrativo – spiega Catia Baroncini - Attraverso l’esperienza dei visori i ragazzi possono vivere situazioni ed esperienze. Gli studenti dell’indirizzo Turistico, per esempio, possono muoversi nello spazio e nel tempo, visitare luoghi vicini e lontani, creare contenuti sul nostro territorio da mostrare a chi è lontano da noi. Attraverso un percorso di fruizione e creazione di contenuti, possono vivere esperienze che portano indietro nel tempo, essere calati nell’ambiente di un tempo; ma anche creare contenuti promozionali del territorio».
Importante per l’Agraria
La realtà virtuale viene utilizzata anche per l’indirizzo di Agraria, per effettuare visite a vigneti e altri luoghi di interesse. «Esperienze che poi si possono trasformare anche in visite reali, ma che permettono di conoscere un ambiente. Questo si rivela uno strumento formativo molto utile, soprattutto per noi che viviamo in aree periferiche».
Ulteriore ambito di utilizzo della realità virtuale è la formazione meccanica, con una particolare attenzione rivolta alla saldatura
«Ascoltando le aziende del territorio è emerso che la figura tecnica del saldatore è, ormai, molto rara – aggiunge la dirigente scolastica - Questo tipo di approccio permette ai ragazzi, dopo una solida preparazione, di affrontare un training in modalità virtuale di saldatura, in seguito al quale vivranno l’esperienza diretta nei reparti di saldatura nelle aziende partner. La saldatura è una competenza che torna utile agli operatori meccanici e meccatronici per lavorazioni specifiche che vengono realizzate nelle grandi aziende. In questo modo, quindi, si rilancia una professione, sfruttando questo nuovo strumento messo a disposizione dell’apprendimento».
I laboratori sono già utilizzabili, mentre è in fase di realizzazione la nuova serra 4.0 – Smart e green per l’indirizzo agrario.
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