
La minoranza replica al sindaco: «L’immagine di Bellano non dipende
dagli adattamenti di una fiction»
Bellano
Bellano - Bellano che si trasforma in Bellamo, per qualcuno un affronto e per altri una revisione positiva considerato che il nuovo nome avrebbe un suono più armonioso. Prima lo smacco di veder girata la serie tivù “Una finestra vista lago” tratta proprio dai romanzi del bellanese Andrea Vitali tra il lago d’Orta, nel Piemontese, Cernobbio e Torno, nel Comasco, e ora il cambio nome della località lariana. Non si placa la polemica che è ormai una questione politica. «Dopo aver appreso addirittura lo sgarbo istituzionale del cambio di nome ci siamo adoperati per avere spiegazioni, e abbiamo sostenuto la richiesta di un incontro con tutti i soggetti interessati per chiedere il rispetto del paese che è e rimane indissolubilmente legato ai romanzi di Vitali», assicura il sindaco Antonio Rusconi.
Ma la minoranza “Bellano progetto Comune” guidata da Andrea Nogara, la pensa in altro modo: «Abbiamo letto in questi giorni le dichiarazioni “isteriche” del sindaco contrariato dalle scelte degli editori della fiction tratta dai romanzi di Andrea Vitali. E abbiamo letto la valutazione pacata e serena del nostro scrittore, la cui opera narrativa e la relativa trasposizione televisiva sono accostate a quelle del grande Camilleri. Siamo decisamente concordi con Andrea Vitali – rimarcano dalla minoranza -. L’immagine di Bellano non dipende dagli adattamenti di una fiction. L’immagine autentica non esce dagli artifici a fini turistici voluti dal sindaco e della sua amministrazione. Al contrario, essa è delineata dalle opere dei suoi letterati e dei suoi artisti, così come dall’impegno dei suoi cittadini nei vari settori culturali e sociali». E alla fine pure il cambio di nome ha portato pubblicità a Bellano visto che se ne è parlato a livello nazionale.
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