«Inaudito perdere il treno per Chiavenna»
Giorgio Nana, segretario della Filt Cgil, interviene sulla protesta dei genitori degli studenti appiedati. «Incredibile che Trenord non risolva il problema, invito gli enti locali a chiedere un intervento immediato».
«Questa questione si trascina da troppo tempo. É evidente che non c’è la volontà da parte dell’azienda di garantire un servizio dignitoso. Una mancanza di volontà che si scontra con difficoltà che ci sembrano facilmente superabili». Non le manda a dire Giorgio Nana, segretario della Filt Cgil della provincia di Sondrio.
É di questi giorni una nuova protesta da parte delle famiglie valchiavennasche per la situazione che vivono, se non quotidianamente poco ci manca, i figli quando tornano dalle lezioni nelle scuole superiori sondriesi.
Il treno, che parte dal capoluogo di Provincia alle 13,12 è spesso in ritardo e, una volta giunto a Colico, non trova più ad attenderlo quello destinato alla Valchiavenna con arrivo alla stazione capolinea alle 14,34. Una situazione che costringe gli studenti ad aspettare il treno successivo oppure a chiamare a casa per venire a farsi prendere dai parenti.
Il tutto con un prolungamento del viaggio di oltre un’ora e, ovviamente, un sacco di disagi. «Ho appreso dal quotidiano La Provincia della nuova segnalazione da parte dei valchiavennaschi, che hanno assolutamente ragione nel protestare - commenta Nana -. Stiamo parlando della linea Colico-Chiavenna non di una tratta interconnessa con molte altre e con tempistiche obbligate. Non credo che ci siano così grosse difficoltà nello spostare un treno di qualche minuto. Evidentemente non c’è la volontà, ma io credo che non sia ammissibile il fatto che della gente, degli studenti, venga lasciata a piedi e che si costringano le famiglie ad andarli a prendere. Oltretutto i treni che trasportano questa tipologia di utenti sono quelli che hanno più passeggeri e quindi dovrebbe essere interesse di Trenord far sì che funzionino al meglio».
Il concetto di “coincidenza” non esiste più da alcuni anni. Di fatto ogni linea fa storia a sé e i treni non devono aspettare che arrivino convogli da altre destinazioni per partire all’orario prestabilito. Quando i tempi sono risicati basta un ritardo, e a quanto pare per quel treno la cosa avviene spesso, e i viaggiatori si ritrovano in stazione a dover attendere. O il treno successivo o che qualcuno li venga a prendere visto che l’autostop in direzione Chiavenna da Colico è una strada poco praticabile. Nana conclude rivolgendosi agli enti locali: «Chiediamo che Provincia di Sondrio e Comunità montana puntino i piedi con Trenord affinché questa situazione sia superata nel più breve tempo possibile. Abbiamo aspettato anche troppo, altro che autonomia della Lombardia!».
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