Il gioiello Villa Monastero: incassi quintuplicati dopo il lockdown
Villa Monastero è sempre più un pilastro non solo dell’offerta turistica lecchese ma anche del bilancio di Villa Locatelli. I dati illustrati nel corso dell’ultimo consiglio provinciale sono inappellabili: gli incassi della storica dimora varennese sono passati da 588.145,89 euro nel 2021 a 3.5 milioni nel 2024.
«I dati aggiornati ad ottobre – ha spiegato la presidente Alessandra Hofmann – certificano 350 mila accessi nel 2024. L’obbiettivo di quest’amministrazione è proseguire nella valorizzazione di villa Monastero anche grazie a tutti i bandi che siamo riusciti a recepire in questi ultimi mesi». Le novità nell’offerta culturale previste nel 2025 rischiano di rendere la previsione di 3.7 milioni di euro di entrate un’ipotesi al ribasso.
«Nel corso del prossimo anno – ha proseguito Hofmann – verrà effettuata l’ultima tranche di lavori per il recupero della darsena. Abbiamo già ottenuto i finanziamenti per quest’intervento. Si procederà inoltre a riqualificare i servizi di accoglienza della villa».
Il passaggio più importante, tuttavia, sarà indubbiamente la realizzazione definitiva delle aree che ospiteranno la collezione Cattalocchino, entrata nella disponibilità pubblica nel 2023. Si tratta di quasi duecento reperti di provenienza greca, etrusca o romana tra cui figurano anche alcuni vasi apuli dalla decorazione policroma molto elaborata ed eleganti calici etruschi in bucchero. «La collezione sarà presto visibile al pubblico. – ha sottolineato la presidente della Provincia – Questo progetto è stato portato avanti insieme alla Soprintendenza e al Ministero della Cultura. La possibilità di visitare questi reperti darà ancora più risalto alle attività museali di villa Monastero».
In aggiunta, Villa Locatelli ha affidato un incarico per la progettazione di una struttura fissa che possa sostituire la tensostruttura mobile utilizzata oggi nel periodo primaverile ed estivo. «Lo scopo di questa tensostruttura – ha spiegato Hofmann - è permettere le attività di catering durante la bella stagione. Riteniamo che questa tensostruttura, oltre che essere a noleggio, non sia pienamente adeguata al valore di villa Monastero. Per questo abbiamo dato l’incarico per progettare una struttura fissa in grado di sposarsi meglio con l’ambiente circostante. Anche questo progetto viene portato avanti in collaborazione con la Soprintendenza».
Per una villa Monastero ormai riconosciuta e apprezzata anche a livello internazionale, c’è un altro tassello fondamentale del patrimonio culturale della Provincia di Lecco che attende una rinascita. «In questi giorni – ha concluso Hoffman – si chiude il bando per la gestione del bar e dell’albergo presenti presso il monastero del lavello. L’auspicio è che a gennaio si possa partire con il nuovo gestore dopo gli ultimi problemi. Il supporto alla Fondazione e l’attenzione verso questo tema da parte della Provincia sono sempre massimi. Proseguiremo su questa strada affinché anche il monastero del Lavello sia valorizzato come merita».
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