Il futuro della linea ferroviaria Milano-Tirano tra criticità e opportunità: il convegno del PD

Il futuro della linea ferroviaria Milano-Tirano al centro della mattinata di confronto organizzata a Varenna dal Gruppo consiliare del Partito Democratico regionale. Rfi e Regione si sono confrontati con i rappresentanti dei sindacati e dei pendolari in merito a criticità e opportunità, anche alla luce delle Olimpiadi del 2026.

Due i focus principali: il potenziamento infrastrutturale e l’esperienza di viaggio, ovvero la necessità di migliorare un servizio caratterizzato da ritardi e cancellazioni che affatica pendolari, turisti e personale sui treni.

A fare gli onori di casa il sindaco di Varenna Mauro Manzoni. Una location scelta non a caso: Varenna si trova in una posizione baricentrica sulla linea ferroviaria ed è tra le località del ramo orientale del Lario che maggiormente convive con il crescente flusso di visitatori. Tutti ricordiamo le immagini di centinaia di turisti accalcati sui binari un venerdì di inizio maggio.

“Pe noi è importante rendere la Milano-Lecco-Tirano una linea ad alta attenzione di Regione Lombardia – ha spiegato il consigliere regionale del Pd, Gian Mario Fragomeli -. Inoltre abbiamo voluto interpretare un’esigenza del territorio perché i pendolari di questa linea soffrono molto”.

A Michele Rabino, responsabile Sviluppo infrastrutture area Nord-Ovest di Rfi, il compito di illustrare gli interventi in atto verso l’importante appuntamento delle Olimpiadi 2026. “I lavori sono iniziati ormai da più di due anni, con interruzioni anche importanti nei periodi estivi. Un investimento da 312 milioni di euro sulla linea al fine di migliorare l’accessibilità nelle stazioni e velocizzare gli incroci e realizzare interventi nelle gallerie, sui ponti e sulle opere d’arte presenti sulla tratta”. Nodo cruciale l’alto numero di passaggi a livello presenti sulla tratta, ben 61. “Tra le opere che stiamo realizzando c’è la soppressione di alcuni di questi passaggi a livello – aggiunge Rabino -. Nel piano Olimpiadi Rfi è soggetto beneficiario attuatore per la soppressione di 12 passaggi a livello, a cui si sommano altri cinque passaggi a livello che vedono i Comuni come soggetti attuatori per la soppressione e Rfi come co-finanziatore”.

Non solo il potenziamento infrastrutturale: anche l’esperienza di viaggio è stata oggetto di discussione. In merito l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile di Regione Lombardia, Franco Lucente, ha rassicurato: “Non ci saranno tagli delle corse, ma razionalizzazioni per creare il minore disagi possibile agli utenti. Inoltre per le Olimpiadi entreranno in funzione 40 treni nuovi che fanno parte dei 214 acquistati dalla Regione. Stiamo anche facendo degli investimenti per i RegioExpress e quindi 10 treni nuovi e una sorta di processo di rinnovamento che applichiamo ai treni che hanno già 10/15 anni per garantire loro ancora 20 anni di vita”.

Al tavolo anche Giorgio Dahò, in rappresentanza del comitato pendolari Milano-Lecco, che ha posto l’attenzione sull’importanza per i cittadini di essere inclusi durante i tavoli di confronto regionali e ha chiesto l’avvio di un serio sistema di indennizzi in caso di ritardi per i fruitori dei treni.

Particolare attenzione è stata riservata anche ai temi della sicurezza e della mancanza di comunicazione quando si verifica un disservizio. “Servono soluzioni immediate” hanno detto i rappresentanti sindacali presenti: Sergio Falcone della Segreteria regionale della UIL trasporti con delega Trenord, Diego Riva Segretario Generale CGIL Lecco e Marco Ceriani della Segreteria regionale Fit Cisl.

A tirare le fila di una mattinata densa di spunti, riflessioni e domande da parte dei numerosi cittadini presenti, anche i consiglieri regionali del Pd Luigi Ponti e Simone Negri e i segretari provinciali del Pd di Lecco e Sondrio, Manuel Tropescovino e Michele Iannotti.

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