«Il futuro di Colico? Parliamo di Olimpiadi, non di quale provincia scegliere»

Colico con Lecco oppure con Sondrio? Mentre infervora il dibattito, la Uil si chiede: ma chi ascolta i cittadini? «E’ di questi giorni la notizia - esordisce Dario Esposito, segretario della Uil del Lario - di un comitato costituitosi a Colico per perorare la causa del passaggio della cittadina lecchese alla provincia di Sondrio. Nel rincorrere la notizia sui giornali, perché la cittadinanza così come le rappresentanze economiche, sociali ed amministrative non sono state coinvolte in un processo di dialettica, vien da dire che se ci sono voluti molti anni per arrivare alla provincia di Lecco così come oggi la conosciamo, basta forse l’avvicinarsi di un’olimpiade invernale (Milano-Cortina 2026) per saltare a piè pari un confronto necessario anche solo per immaginare un’operazione del genere».

«Il vero assente, al di là delle ragioni degli uno o degli altri - prosegue Esposito - è il venir meno della necessità di rappresentare gli interessi dei cittadini di Colico che, nel frattempo, non sono non sono stati consultati, non hanno visto nascere assemblee, incontri, dibattiti, ma seguono la querelle unicamente tramite dichiarazioni,interviste ed uscite sui giornali».

Ecco dunque l’appello del sindacato: «Al di là della posizione di Colico, se in provincia di Lecco o Sondrio, vogliamo si parli di cosa si intende fare per la mobilità che affligge la tratta Tirano-Lecco-Milano, una tratta soggetta spesso e volentieri a soppressioni di corse, ritardi e disagi. Vogliamo si parli di cosa si intende fare per l’annosa questione che vede, ogni estate, dover ricorrere a bus sostitutivi con aggravi di lavoro non solo per i lavoratori ma anche per i passeggeri, vogliamo si parli della SS36 in cui, abbiamo constatato recentemente, basta una pioggia robusta per la caduta dei calcinacci in galleria o per degli allagamenti. E che ne è di una politica per la casa che consenta, anche ai nati a Colico e che domani usciranno dalle case delle rispettive famiglia, alle persone di poter continuare a vivere nel territorio? Una politica della casa che permetta ai lavoratori di poter prestare la propria professionalità nell’Alto Lario senza dover ricorrere a fughe in altre province?»

«Si avvicinano le Olimpiadi del 2026 - conclude Esposito - Colico potrebbe fortemente beneficiarne. E’ giusto cominciare a costruire, coinvolgendo le rappresentanze sociali, economiche, politiche, amministrative, un percorso che in alcuni casi (in altre città) ha portato grandi benefici»

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