Giovane rischia di annegare
Salvato da una ragazza incinta
AbbadiaL’episodio si è verificato ieri al parco-lido di Chiesa Rotta
Apprensione per un ventenne che si era tuffato dal pontile mobile
Quella che doveva essere una giornata di svago ha rischiato di trasformarsi in una tragedia.
Lo hanno salvato lo spirito di prontezza degli amici con cui era, e una ragazza che gli ha portato i primi soccorsi.
Una ragazza incinta che nonostante il suo stato si è subito data da fare ed ha aiutato a portare il giovane a riva.
E fortunatamente in zona c’era il medico del paese, Fausto Mazzoleni, che è intervenuto in attesa dell’arrivo del soccorso.
Attimi di paura ieri attorno a mezzogiorno, quando al parco di Chiesa Rotta, un ventunenne di origini marocchine, da tempo a Barzanò, si è tuffato dal pontile mobile ed ha rischiato di annegare.
Nel tuffo il giovane ha bevuto tanta acqua ed ha iniziato ad annaspare. Gli amici con cui era lo hanno portato subito a riva.
Inizialmente quasi non credevano neppure alla richiesta d’aiuto, infatti pensavano ad un gioco, ma poi hanno capito che l’amico stava male.
A convincerli ad intervenire la richiesta d’ aiuto gridata in arabo dal ragazzo.
Nel frattempo è stata allertata l’ambulanza del Soccorso degli alpini di Mandello, che fatti tutti i controlli sulle condizioni del giovane, lo ha portato al pronto soccorso dell’ospedale Manzoni a Lecco.
Sul posto si sono portati gli agenti della polizia locale guidata dal comandante Bruna Callone, e i carabinieri della stazione di Mandello per i rilievi del caso.
«E’ andata bene. Il ragazzo è staro fortunato, e deve ringraziare gli amici che erano con lui e la ragazza che è intervenuta per il primo soccorso», dice il comandante Callone.
Il ragazzo è stato trasportato in codice verde al pronto soccorso, e fortunatamente se l’è cavata con un grande spavento.
I paramedici hanno visitato anche un altro dei giovani con lui che cercando di portare l’amico ha riva ha ingerito parecchia acqua stando male.
L’episodio ha subito portato alla memoria la tragedia dello scorso anno, era l’inizio di giugno quando a poche centinaia di metri di distanza, nella zona del pontile, un ragazzo che si era tuffato era sparito nell’acqua. Recuperato era poi spirato nei giorni successivi.
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