
Futuro del servizio ferroviario nel Lecchese, novità dall’audizione
in Regione dei tecnici di Rfi
Lecco
Emergono novità sul futuro del servizio ferroviario nel Lecchese. Durante l’audizione alla commissione trasporti del consiglio regionale, i tecnici di Rfi, oltre a riepilogare gli interventi infrastrutturali sulla Milano – Lecco – Sondrio – Tirano previsti entro i giochi olimpici, hanno rivolto uno sguardo al futuro. Il primo dato riguarda il “Besanino”: il progetto di fattibilità tecnico – economica per il potenziamento e l’elettrificazione della linea Monza – Molteno è stato completato. Per realizzare l’intervento serviranno, secondo questa prima stima, 90 milioni di euro e 5 anni di lavori. Durante l’audizione Rfi ha precisato che alcune opere civili presenti sulla linea potrebbero essere soggette a vincolo di interesse culturale, cosa che ne renderebbe difficile l’adeguamento, e che, vista la complessità dell’intervento, alcuni lavori dovranno essere svolti a linea chiusa. È invece ancora in corso la progettazione di fattibilità tecnico – economica per l’elettrificazione della tratta Molteno – Lecco, su cui viaggiano il “Besanino” che la Lecco – Como. Rispetto a quest’altra tratta, la novità è che nelle prossime settimane dovrebbe essere avviata la gara per l’aggiudicazione dei lavori per l’elettrificazione del tratto Albate – Molteno. Nel complesso, adeguare tutta l’infrastruttura tra Albate e Lecco costerà 167 milioni di euro. Le risorse disponibili ad oggi ammontano a 98 milioni. La riattivazione progressiva della linea, mano a mano che l’elettrificazione sarà completata, è prevista a partire dal 2027. Solo quando l’intera operazione sarà completata sarà possibile prolungare fino a Lecco i treni in arrivo dalla Svizzera, che oggi si fermano a Como. Un dettaglio finora sconosciuto che chiarisce le tempistiche per l’arrivo all’ombra del Resegone del collegamento con il territorio elvetico.
L’elettrificazione renderà la tratta Albate – Lecco fruibile anche dai convogli merci che si muovono tra Lecco e Chiasso, oggi obbligati a passare da Carnate per arrivare sul ramo orientale del lario. Risulta invece bloccato l’iter per la realizzazione del nuovo ponte a scavalco dell’Adda a Paderno. Nonostante il documento di fattibilità delle alternative progettuali sia pronto da agosto 2023, il concorso internazionale di idee per lo sviluppo del progetto non è ancora partito. Eppure, come ribadito da Rfi nell’audizione, gli evidenti fenomeni di ammaloramento sulla struttura del ponte San Michele, costruito a fine Ottocento, rendono necessarie delle limitazioni al traffico che compromettono il mantenimento dei livelli di servizio.
A proposito di “alternative progettuali”, Rfi conferma che è in corso lo sviluppo di quelle relative al raddoppio di alcuni tratti della ferrovia tra Lecco e Piona e di quella tra Piona e Tirano, come richiesto da Regione Lombardia fin dal 2020. Raddoppiare anche solo in alcuni tratti la ferrovia tra Lecco e Piona, oggi dotata di un solo binario, permetterebbe di far incrociare i treni non solo nelle stazioni principali, aumentando così la regolarità della linea e riducendo i tempi di viaggio. L’intervento sarebbe poi accompagnato dall’adeguamento dell’accessibilità della stazione di Varenna, fulcro dell’intero percorso. Tra le stazioni che già nei prossimi mesi saranno protagonisti di interventi di restyling ci sono Colico, Lierna, Mandello e Lecco. Rispetto allo scalo ferroviario lecchese, la novità è che Rfi avrebbe svolto un approfondimento, di cui non si conoscono gli esiti, rispetto all’ipotesi di realizzare un secondo sottopasso.
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