Filmava le sue amanti di nascosto
Un video finisce on line: denunciato

Almeno due donne comasche vittime delle telecamere nascoste del loro ex

Quando ha scoperto che i fermi immagine di un video girato nell’intimità con il suo ex stavano girando in rete, non ha perso tempo. Si è rivolta alla polizia e ha subito presentato denuncia per “diffusione illecita di immagini video sessualmente espliciti”, la norma meglio nota con il nome di “revenge porn”. E la denuncia di lei ha alzato il velo su almeno altre sette donne riprese di nascosto - almeno, questa è l’ipotesi investigativa - dal loro ex fidanzato. Video tutti rigorosamente e gelosamente conservati dall’uomo sul suo computer di casa.

La perquisizione

Gli agenti della polizia postale di Como hanno perquisito, nei giorni scorsi, su delega della Procura distrettuale di Milano, l’abitazione di un uomo di 36 anni di Lierna, sequestrato un hard disc da più di un terabyte di capienza pieno zeppo di immagini porno casalinghe. Un paio delle donne riprese a loro insaputa, sarebbero comasche. Altre - almeno stando ai nomi dei file - lecchesi. Altre ancora sarebbero state riprese durante periodi di vacanza all’estero da parte dell’uomo. Peraltro una collezione video messa insieme nel corso degli anni, sospettano gli inquirenti. I poliziotti hanno anche sequestrato una videocamera con modalità di ripresa in alta definizione, nella cui memory card sono stati rinvenuti alcuni video più recenti girati dall’indagato.

L’inchiesta

Il sospetto è che l’uomo, evidentemente discretamente abile nell’adescare donne con cui intrecciare una relazione sentimentale, utilizzasse la telecamera per riprendere di nascosto gli incontri di sesso con le sue fidanzate. Conservandone una collezione privata. E se le immagini fossero rimaste, appunto, private forse nessuno si sarebbe accorto di nulla. Il fatto è che una delle donne con cui ha trascorso dei momenti di intimità, avrebbe intercettato tracce di quei video sulla rete.

Nel corso dei controlli i poliziotti hanno anche scoperto che le immagini di un’altra ex fidanzata (forse residente tra il Lecchese e il Comasco) erano state caricate su un sito pornografico italiano, ovviamente all’insaputa dell’interessata.

Come detto complessivamente le donne riprese sarebbero - da un primo controllo - otto. Un paio di queste sarebbero comasche, la maggior parte risiede nel Lecchese, una forse abita nella zona della Brianza monzese.

La Procura e la postale hanno sequestrato tutti i dispositivi elettronici dell’uomo, sui quali nei prossimi giorni saranno avviate consulenze tecnico-informatiche per stabilire il contenuto. Da un primo sommario esame sarebbero almeno duecento i video contenuti nell’archivio hard dell’uomo.

Tra gli accertamenti da compiere uno riguarda la possibilità che lo stesso possa aver venduto alcuni di questi video al sito porno.

La legge è relativamente recente, in Italia: è stata introdotta poco più di un anno fa anche sulla spinta emotiva causata dal suicidio di una donna napoletana, che nel settembre di quattro anni fa si era tolta la vita dopo aver scoperto che alcuni video hard che la riprendevano erano stati diffusi in rete.

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