Ferrovia chiusa: previsti 17 autobus «Di più non si riesce»
Trasporti La Colico Tirano bloccata fino al 10 settembre. Stps: «Tre automezzi per ogni corsa diretta dei treni». Nessuno ha la certezza che saranno sufficienti
Undici giorni alla chiusura della tratta ferroviaria tra Colico e Tirano (per 75 giorni fino al 10 settembre), emergono i primi dati sul servizio di autobus che dovrà sostituire i treni, diretti e locali, e con essi la certezza che si giocherà sul filo del rasoio in fatto di tempi e di capienza.
Il piano
Sui 70 km di linea interessata dai lavori di ammodernamento a opera di Rfi, quotidianamente si contano 64 corse di treni, che secondo il piano messo a punto da Trenord saranno tutte rimpiazzate dai bus. A occuparsi dell’organizzazione del servizio è Stps, la società di trasporti pubblici di Sondrio, costituita dagli enti locali nel 1976, che si è rivolta alle società di trasporto privato per riuscire a coprire il servizio. Una decina in tutto le aziende coinvolte, qualcuna anche del Lecchese.
Nei giorni scorsi Trenord ha fornito gli orari previsti delle corse e ora Stps sta pianificando nel dettaglio i viaggi sulla tratta.
«Abbiamo recuperato 17 autobus da 50/53 posti - spiega Gianluigi Curtoni, responsabile del settore movimento, noleggio autobus e personale viaggiante della società -. Ciascuno di essi circolerà su 5/6 corse. Avremmo avuto la possibilità di mettere qualche mezzo in più, ce ne sono di fermi, ma tra ferie e carenza cronica di personale, non abbiamo altri autisti da poter far viaggiare. E per fortuna è stata annullata la chiusura della Colico-Chiavenna prevista in un primo momento».
Le merci
I tir con le merci e gli autobus per il trasporto delle persone si riverseranno sulla Statale 38 che già adesso, soprattutto in alcuni giorni e in orari specifici, mostra di non essere in grado di far fronte a flussi di traffico così importanti.
«Rispettare i tempi sarà complicato - dice Curtoni -, ma non dipende da noi. In qualunque giorno dopo le 16 alla rotonda della Sassella si formano lunghe code, quando si aggiungeranno le merci la situazione certo non migliorerà»
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