Fabbrica di Mandello
Stop agli odori molesti
Miasmi abbattuti, alla “Gilardoni Vittorio cilindri” grazie a una miglioria tecnologica, esulta il Comitato cittadino
«Speriamo di poter scrivere la parola fine una volta per tutte, e confidiamo che la questione dei miasmi diffusi dalla ditta “Gilardoni Vittorio cilindri” di via alla Carletta, sia da archiviare, e che la situazione di quest’ultima settimana senza odori diventi la consuetudine».
Eugenia Poletti del “Comitato dei cittadini per l’aria pulita”, annuncia quella che dovrebbe essere, dopo due anni di incontri pubblici e tavoli istituzionali la fine di una vicenda che ha coinvolto l’intero paese “costretto” a fare i conti con odori insopportabili. La ditta ha sistemato il processo di abbattimento degli odori nella fase di cromatura del materiale e rivisto il camino di sfogo degli odori.
«Sia chiaro l’attenzione resta alta, nei giorni scorsi è stata comunicata dalla ditta la conclusione dei lavori, “la palla” torna ad Arpa che, come d’accordo con tutti gli altri enti, dovrà effettuare i controlli - prosegue Poletti -. A un anno dall’ultima riunione nella sala civica a Molina sono successe tante cose che avremmo voluto raccontare in un incontro pubblico, ma l’emergenza sanitaria impedisce di ritrovarci». Un anno fa di questi tempi la ditta “Gilardoni Vittorio cilindri” si era impegnata a risolvere l’annoso problema degli con un cronoprogramma che doveva concludersi a primavera, ma il lockdown ha prima sospeso e poi allungato il percorso, che ora finalmente è terminato.
«Dopo l’ottavo tavolo tecnico, lo scorso luglio, dove era rappresentato anche il Comitato, l’Amministrazione provinciale aveva chiesto una data certa per portare a termine tutti i lavori sulle zone di criticità rilevate da Arpa a maggio 2019 - prosegue la referente del comitato -. Questa data era stata concordata con la ditta e i suoi esperti al 30 settembre, ma un paio di problemi in corso d’opera hanno allungato la conclusione dei lavori a pochi giorni fa».
L’innovazione biochimica
Un intervento per abbattere le emissioni, grazie ad un monitoraggio tecnologico che mantiene la percentuale dell’acqua ossigenata alta nelle lavorazioni. Acqua ossigenata che “mangia” il fenolo che così non esce e non crea odori. «Di questo ritardo, che abbiamo ritenuto inaccettabile, abbiamo messo a conoscenza il sindaco Riccardo Fasoli, Arpa, l’ente Provincia e anche il pubblico Ministero nominato dal procuratore in seguito al nostro esposto firmato da 540 cittadini - rimarca Eugenia Poletti -. Ora finalmente la situazione sembra risolta, questa settimana abbiamo fatto verifiche e non abbiamo percepito odori.
Continueremo comunque monitorando gli odori nelle varie ore della giornata e chiediamo di fare altrettanto a tutti i mandellesi, perché dobbiamo essere certi che la questione sia davvero risolta».
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