
Ex campeggio di Mandello, il Consiglio di Stato annulla l’ordinanza di demolizione
Mandello del Lario
Il Consiglio di Stato ha annullato l’ordinanza di ripristino emessa dall’Amministrazione provinciale legata all’area dell’ex campeggio di via Lungolario.
Resta però in sospeso la parte di otto metri quadrati dove è stato costruito su area demaniale, di competenza dell’Autorità di bacino , dove si farà una verifica del reale confine e a seconda di quanto emergerà si potrà comunque provvedere alla demolizione di quella fetta di costruzione. Ci sono infatti documenti che non collimano in alcune carte l’area è proprietà privata e in altre è invece demaniale.
Per la serata dell’8 aprile nella sala civica di via Dante a Molina, ci sarà un incontro sui progetti attuali e futuri del paese, e tra questi chiaramente l’ex campeggio.
«La sentenza del Consiglio di Stato conferma inequivocabilmente la correttezza delle procedure autorizzative rilasciate dal Comune, che considerata la palese estraneità alle accuse, ha scelto di non costituirsi in giudizio ottenendo comunque ragione da parte dell’organo costituzionale. L’atto annulla quanto stabilito nei precedenti gradi di giudizio, tra cui l’ordinanza di demolizione rilasciata dalla Provincia di Lecco», rimarca il gruppo consiliare di maggioranza “Il Paese di tutti” guidato dal capogruppo Patrizio Sibella.
«Continuiamo a credere che l’intervento rappresenti una significativa opportunità per la comunità mandellese a cui verrà restituita riqualificata un’area da anni in balia del degrado – prosegue la maggioranza -. Chiediamo alla minoranza di “Casa Comune” una presa di responsabilità per le conseguenze causate da questa battaglia, da loro iniziata per mero ostruzionismo politico con accuse prive di qualsiasi fondamento. Chiediamo delle scuse per le (gravi) accuse di “corruzione” avanzate nei confronti del sindaco e della maggioranza, queste ultime certamente mosse dalla infantile rivalità di chi dall’ombra tira i fili della minoranza. Noi continuiamo a sostenere che questo non sia il modo corretto di fare opposizione. Quanto portato avanti negli ultimi quasi due anni da “Casa Comune” rappresenta un becero sabotaggio ai danni di Mandello e dei Mandellesi e, ancor più grave, una vera e propria campagna di odio e sfiducia, anche a livello personale, nei confronti dell’Amministrazione e del Comune. Tutto ciò con l’unico fine di fare propaganda politica».
Battaglia politica a parte ora per l’ex campeggio si apre un nuovo capitolo, dopo la lunga vicenda del blocco cantiere con l’ordinanza di demolizione siglata dall’Amministrazione provinciale tutto quanto realizzato, e dal legittimo ricorso di un residente.
Resta ora da chiarire se l’azienda costruttrice ha invaso o meno un’area demaniale, per otto metri quadrati e lo si potrà definire solo dopo la verifica attualmente in corso.
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