
Estate senza treni sul lago, Molteni (Varenna): «I lavori andavano fatti in un altro periodo»
Capogruppo della minoranza e imprenditore turistico critica la scelta: «Grazie agli abbonamenti si può avere l’idea del flusso dei viaggiatori, mentre d’estate non è tracciabile, è tutto legato al caso, e soprattutto i numeri sono elevati»
Varenna
Comunque vada sarà caos: la chiusura della linea ferroviaria da Lecco a Tirano per tre mesi, dal 15 giugno al 14 settembre e l’introduzione del servizio di pullman sostitutivi metterà in ginocchio il territorio da Lecco a Colico.
Al consueto traffico estivo si aggiungerà quello dei settanta autobus che quotidianamente percorreranno la provinciale 72.
Carlo Molteni, già sindaco di Varenna, ora capogruppo della minoranza, e imprenditore turistico critica la scelta del periodo per i lavori.
«Si poteva scegliere l’inverno o l’autunno molto più gestibile, in quanto grazie agli abbonamenti si può avere l’idea di quale è il flusso dei viaggiatori, mentre d’estate non è tracciabile, è tutto legato al caso, e soprattutto i numeri sono elevati - spiega Molteni -. I pullman non riusciranno a soddisfare la richiesta, considerato che in media in una giornata festiva a Varenna dal treno scendono 1.400 persone e almeno un migliaio fanno rientro in serata, visto che gli altri o tornano dall’alto lago o da Bellagio».
Sulle strada ci saranno code e incolonnamenti quotidiani. «I pendolari dovranno usare un loro mezzo di trasporto perché i pullman saranno sempre in ritardo, chi lavora negli alberghi e locali avrà tante difficoltà, inoltre sarà ancora più complicato trovare un posteggio - prosegue Molteni -. E tutto senza avere nulla in cambio, perché dobbiamo essere realisti le Olimpiadi a noi non lasceranno nulla, non ci saranno pernottamenti di chi va in Valtellina, non ci sarà gente che si fermerà da noi».
Ma non solo: c’è la questione tratti stretti. «Ci vorranno i movieri alla curva della Canottieri a Mandello, al cantiere di Olcio, alla galleria di Grumo tra Mandello e Lierna, alla strettoia di Fiumelatte, alla galleria Morcate a Bellano e alla strettoia di Bellano. Movieri che non sono neppure così facili da trovare», aggiunge l’imprenditore turistico.
C’è poi la questione Varenna, con il sindaco Mauro Manzoni che non intende far passare i bus in centro. Una questione che alla fine rischia di essere gestita a livello sovracomunale, e l’idea di Rfi e Trenord, con gli altri enti coinvolti, sarebbe quella di far entrare i bus in paese transitando dalle gallerie fino alla rotonda della Malpensata e da lì a Olivedo, e in uscita da viale Polvani.
Ipotesi che però necessiterà anche qui di movieri e soprattutto dovranno essere tolti tutti i parcheggi a bordo strada dall’inizio di viale Polvani alla fine di via Venini.
«Vedremo come si evolverà, certo è che saranno mesi complicati per tutti i paesi con il continuo viavai di autobus», conclude Molteni.
E proprio martedì, 29 aprile, alle 18.30 è convocato il consiglio comunale e tra i punti all’ordine del giorno c’è un atto di indirizzo per opporsi all’ingresso degli autobus nel centro di Varenna in concomitanza con la chiusura della linea ferroviaria.
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