Dervio, un’area di rimessaggio per i battelli. In attesa che quelli in cantiere tornino a navigare

Battelli in cantiere sostituiti da traghetti dove la gente è costretta a viaggiare in piedi.

La motonave Ninfea da fine 2023 è ferma per problemi all’invertitore. Questo problema ha reso indispensabile l’utilizzo di un traghetto in servizio come battello sul ramo di Lecco del Lario.

Per non parlare del palinsesto degli orari che è la fotocopia di quello dello scorso anno e non è stato modificato, nonostante le richieste dei sindaci.

Ora ci sarebbe però una grande novità all’orizzonte. Il 5 settembre dovrebbe essere pubblicato il bando d’asta per la creazione di un’area di rimessaggio a Dervio, che risolverebbe l’annoso problema della mancanza di un distributore di carburante, tanto che attualmente i battelli devono andare fino a Tavernola nel comasco, aggiungendo chilometri e chilometri con costi elevati.

«Mi hanno informato che il 5 settembre Navigazione dovrebbe pubblicare la gara per questo lavoro - dice il sindaco Stefano Cassinelli -.il Comune ha già autorizzato da tempo la possibilità di creare una zona dove i battelli possano fare sosta, fare carburante e gli addetti dormire in attesa del giorno successivo, così da accorciare i tempi e non dover andare ogni mattina nel comasco a recuperare il mezzo e iniziare il servizio».

Un’opera che permetterebbe di accorciare le tempistiche e di implementare le corse. Un grande lavoro che richiederà anni per la realizzazione e la messa in funzione, ma che è un passo avanti.

«Serve un servizio molto più capillare - aggiunge Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello -, purtroppo pare ci siano più battelli con problemi e impossibilitati a navigare, che costringono all’uso dei traghetti, dove però buona parte dei passeggeri deve viaggiare in piedi, ed inoltre capita pure che il sistema di aria condizionata non funzioni».

Per la prossima stagione l’obiettivo dei sindaci del lago è quello di iniziare a lavorare subito con Navigazione per avere il prossimo anno molte più corse.

Nei giorni scorsi la rappresentanza sindacale della Cgil di Navigazione ha inviato al Gestore governativo della Navigazione laghi Pietro Marrapodi, al direttore centrale Alberto Chiovelli, e al direttore della Navigazione Nicola Oteri, un documento in cui traccia una situazione complicata.

Inoltre, dalla settimana successiva l’alluvione del 7 luglio, è sparita dai radar una delle “colonne” dei mezzi rapidi, vale a dire l’aliscafo Freccia delle Valli. Secondo la rappresentanza sindacale i motori di questo aliscafo, sostituiti l’anno scorso, presentano problemi di manutenzione. Inoltre nella sala macchine si raggiungono temperature elevate, tali da danneggiare l’impianto elettrico e aumentare il rischio incendio. Fatto sta che l’aliscafo è fermo.

Viene poi citato il caso di un altro mezzo rapido, il catamarano Tivano, che, in base a quanto riportato nella lettera, presenta “un problema strutturale allo scafo ed un problema all’invertitore, con un’importante crepa”. Quanto ai traghetti è ferma da più di due mesi la motonave Adda, mentre la sorella più grande Plinio ha problemi di velocità ed è senza aria condizionata e riscaldamento dall’anno scorso.

E così anche i battelli più piccoli Ninfea, uno dei reduci dell’antica serie dei fiori, in servizio sin dagli anni Cinquanta, e Grifone. La Ninfea serviva il ramo di Lecco, ed è stata sostituita con l’utilizzo di un traghetto

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