Dervio: il punto sui lavori per il nuovo asilo nido

Dervio

Sala civica Sankara piena (cento i posti a sedere) per ascoltare gli aggiornamenti sulle attività e le opere pubbliche in corso. Al pubblico è stato presentato lo stato dell’arte dell’asilo nido che dovrà essere finito entro l’anno con il milione 200 mila euro del Pnrr.

«I lavori sono lunghi quando le ditte che vincono arrivano da lontano. In questo caso da Viterbo. Loro vogliono spendere il meno possibile perché hanno preziari diversi. Riuscire a fare coincidere le loro esigenze con i tempi da rispettare non è semplicissimo. Ora – ha detto il sindaco Stefano Cassinelli – è stato trovato un accordo con una ditta della Valtellina. Ci vorranno sei settimane per preparare tutto il lamellare che poi verrà montato. La capienza è per 29 bambini, la massima avuta a Dervio».

Cassinelli si è concesso anche una battuta: «È pur vero che vedendo che a Dervio ci sono stati 34 morti e 9 nati ci servirebbe la Casa di riposo. Però poi non sarebbe facile da gestire». Altro tema la situazione del torrente Varrone: «C’è qualcuno che fa polemiche ed ironizza sulle reti quando sono piene di legname. Se lo sono, vuol dire che hanno funzionato ed il torrente non è più esondato. Quando accendiamo la televisione e si parla di alluvioni, – ha detto il sindaco Cassinelli – sentiamo sempre dire che “Non è stato fatto niente”, Dervio è esempio di chi fa. Abbiamo commesso degli errori, cercheremo di sistemarli. Chi non fa non sbaglia Ma abbiamo messo in sicurezza il paese». Ed ancora, la pista ciclo pedonale verso Corenno Plinio ed il raddoppio del peduncolo della Ss 36.

«Per la pista abbiamo fatto la gara ed a breve ci sarà l’assegnazione. Saranno realizzati due tronconi, - ha ricordato – perché in mezzo resterà il buco di 260 metri della parte che deve fare Anas. È vero che dovremo restare un anno e mezzo fermi ma siamo obbligati a fare la nostra parte per non perdere il finanziamento». Per il peduncolo, invece, si attende Anas: «Deve fare il bando per il progetto integrato e chi vince deve fare l’esecutivo ed i lavori. Quando partiranno, non lo so. Io spero a breve. Quando lo avremo potremo alleggerire il traffico in paese ed i camion non si incastreranno più. Ma il motivo principale – la sottolineatura – è la messa in sicurezza della Monte Piazzo. Se dovesse crollare la galleria noi diventeremmo la zona più disagiata d’Italia». Ed a chi ha parlato dello spreco dei 40 milioni di euro dei lavori di messo insicurezza della galleria, Cassinelli ha ricordato che per farne una nuova servono 350/400 milioni di euro, ben altra cifra

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