Dervio: pronto il piano per acquistare l’Acquapark

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Approvato il Piano economico finanziario per l’Acquapark che l’amministrazione comunale ha deciso di acquistare per non andare in causa con la Silpion ed ancora una volta la minoranza ha bocciato la proposta. «Il Pef è stato predisposto tenendo conto dei biglietti venduti, della valenza turistica e del suo impatto sul paese. - ha illustrato il vice sindaco ed assessore al bilancio Luca Mainoni al consiglio – Sono stati calcolati 108mila euro di incassi dai biglietti, che corrispondono a 16-17mila biglietti venduti, tenendo presente che nel 2023 erano stati incassati 136mila euro». Mainoni ha poi snocciolato le spese previste per il 2025 che portano ad un saldo attivo finale di 2mila euro. Tra le più importanti 45mila euro per l’affidamento della gestione, 4.600 euro di manutenzioni, 13.900 euro per l’installazione (10mila euro in meno dello scorso anno) 3mila euro di canoni demaniali da pagare, 4.800 euro degli interessi sul mutuo di 305mila euro con la Cassa depositi e prestiti con la quota di ammortamento di 12.500 per i primi sei mesi a cui va sottratt l’entrata di 15mila euro dell’Autorità di bacino. «Sui 250mila euro di Iva resterà un fondo di 54mila euro a disposizione del Comune per investimenti sul turismo. Il Pef – ha concluso – è stato previsto in via prudenziale, senza tenere conto del riscontro della maggiore pubblicità che andremo a fare rispetto allo scorso anno».

Il consigliere di minoranza Davide Mevi ha contestato il documento: «Questo non è un Pef perché va sviluppato per dieci anni o in base ai venti anni di ammortamento. Non è un piano finanziario e non possiamo fare nessun ragionamento. Non ha senso». Il segretario comunale Stefano Spini ha dato la risposta tecnica: «Per rendere più trasparente possibile, il piano è per il futuro, da maggio in poi. L’anno prossimo non ci sarà più la concessione in affidamento. Questo è legato alla situazione attuale. Il successivo sviluppo è trovare una gestione che guardi al futuro». La risposta politica la invece data il sindaco: «Il Pef è stato approvato dal revisore dei conti, che sa il suo mestiere. Ha dato il suo ok – ha sottolineato Stefano Cassinelli – ed immagino che sia più preparato di un consigliere comunale». Commentando il voto contrario. Luigi Giordano ha dichiarato: «Ci sentiamo presi in giro, l’abbiamo già detto. Viene presentato tutto il bello ma come mai Silpion non continua? Si compra una struttura - ha ribadito - che tra quindici anni il Comune avrebbe gratis su una mera ipotesi di contenzioso che non esiste ancora ed è nato quando l’Acquapark era relegato a Santa Cecilia, per un solo anno, Siano perplessi per l’uso dei soldi pubblici, perché tra quindici anni avremmo ottenuto lo stesso risultato, ed ora stiamo spendendo soldi in una attività privata».

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