Delebio, la Carcano tornerà subito operativa
La parte di stabilimento travolta dalle fiamme giovedì è sequestrata, intanto si lavorerà negli altri reparti
Nel maggio 2022 il CdA dell’impresa Carcano Antonio Spa, produttrice di laminati in alluminio presente sul territorio con tre unità produttive a Mandello del Lario, Delebio e Andalo Valtellino, in virtù dei brillanti risultati raggiunti nel 2021, aveva deciso di assegnare un premio di 1.900 euro a ciascun dipendente, come segnale per «guardare al futuro con rinnovato impegno per vincere le nuove sfide del mercato».
«L’assemblea dei soci di Carcano - dichiarò all’epoca il ceo, Alberto De Matthaeis - nell’approvare il bilancio 2021, ha rilevato con soddisfazione il traguardo degli utili, ovvero un risultato importante raggiunto grazie all’impegno e alla passione di tutte le persone che lavorano in azienda». Fiducia degli operai Una società molto solida. Ed è pure per questo che, pur a fronte di una comprensibile preoccupazione, fra i lavoratori c’è massima fiducia sulla ripresa totale dell’attività in tempi rapidi dopo il devastante incendio che, nel polo produttivo di Delebio, nella serata di giovedì, ha interessato il capannone dove è presente il laminatoio principale: distrutti, inoltre, pannelli fotovoltaici e tetto. La cosa più importante, in ogni caso, è che, come già abbiamo scritto, non ci siano state né vittime, né feriti. Si indaga sulle cause Le indagini dei carabinieri della locale caserma e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Chiavenna proseguono serrate con il coordinamento del magistrato della Procura di Sondrio di turno, Giulia Alberti. Sono stati già ascoltati, nelle vesti di testimoni, alcuni operai presenti al turno di notte e alcuni avrebbero riferito della mancata entrata in funzione del sistema antincendio collegato all’impianto che, forse per un guasto improvviso, ha preso fuoco.
È soltanto una delle ipotesi su cui gli investigatori stanno lavorando per dare una spiegazione logica a quanto accaduto. Il sostituto procuratore, per prima cosa, ha disposto il sequestro dell’imponente macchinario, dal quale si sarebbero sprigionate le prime fiamme, e tutta l’area circostante. L’attività riprende «La fabbrica torna subito operativa - ha spiegato ieri Matteo Castellani, il direttore dello stabilimento di Delebio -. Lunedì mattina si inizia andando al lavoro nella parte non colpita dal rogo. Quella chiusa, invece, è quella dove c’è il laminatoio a freddo. Mi chiede se i danni sono di milioni? È impossibile, al momento, rispondere alla domanda. Non possiamo ancora fare stime sull’entità dei danni perché prima dobbiamo entrare nel capannone e ora l’accesso è vietato perché l’intera area è stata posta sotto sequestro dalla Procura e nessuno può accedervi, neppure noi».
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