Da convento delle suore
a centro per 50 donne sole
Lecco, i tempi non sono ancora stati definiti, ma da mesi in corso le trattative con le suore di Maria Bambina. La Prefettura conferma. L’edificio di Maggianico è in buone condizioni
L’ex convento delle suore di Maria Bambina, di via alla Fonte a Maggianico, è destinato a diventare un centro di accoglienza per profughi.
Accoglierà cinquanta donne richiedenti asilo. I tempi non sono ancora stati definiti. Da ormai mesi sono in corso delle trattative tra la Casa madre delle religiose di Maria Bambina, con sede generalizia a Milano in via Santa Sofia, e con strutture a Lovere e Sovere in provincia di Bergamo, e la “Sacra Famiglia” di Cesano Boscone, che ha già sul territorio gestisce strutture di cura e riabilitazione come quella di Perledo.
Trattative che per il momento non sono ancora concluse. A Maggianico però la voce della possibile trasformazione dell’edificio sta già facendo il giro del rione.
Da ormai un anno, il convento è stato chiuso per motivi economici: costi di gestione troppo alti, tanto che le anziane religiose dell’ordine fondato da Bartolomea Capitanio, che risiedevano a Maggianico erano state trasferite altrove, in altre strutture.
Già a marzo di quest’ano si parlava di un interessamento da parte della “Sacra Famiglia” per la struttura, che si diceva destinata a diventare un polo riabilitativo come quello di Perledo.Adesso invece si parla di una struttura di accoglienza per rifugiati, ma solo per donne e senza bambini. Notizia che confermano in Prefettura, ribadendo però che al momento non è ancora stato siglato nessun accordo tra le parti, e di conseguenza non sono ancora state stabilite delle tempistiche. E’ solo certo che in caso affermativo, se l’accordo verrà siglato, si potranno accogliere solo donne. L’ex convento è in buone condizioni, fino allo scorso anno era un ricovero per le religiose anziane ed aveva una trentina di dipendenti a vario titolo. Dipendenti, in buona parte della zona, che poi erano stati licenziati.
Il convento di via alla Fonte è una delle testimonianze degli splendori di Maggianico, quando era un Comune autonomo e soprattutto località turistica e centro culturale di prestigio. Era il cuore della Scapigliatura, grazie allo stabilimento balneario Albertini, l’albergo Davide, che ospitava artisti di fama, come Amilcare Ponchielli e Antonio Carlos Gomes che poi costruirono le loro ville proprio qui.
Quelle ville oggi passate sotto le ali del Comune, da villa Gomes con il suo grande parco trasformata nella sede del civico istituto musicale. Mentre villa Pochielli resta chiusa al pubblico per motivi di sicurezza, considerato che la struttura ha dei problemi interni di staticità.
Da albergo a ricovero per religiose
Negli anni attorno al 1890 la villa di via alla Fonte era un albergo molto frequentato, nel 1899 la struttura viene acquistata dalle religiose dell’ordine di Maria Bambina, e negli anni successivi diventerà un ricovero per le suore. All’interno del giardino c’era una fontana alimentata dalla sorgente di Barco con acqua solfuro, salino e ferruginosa, riconosciuta di efficace azione salutare.
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