Contro il nuovo svincolo della Super
ora insorge la frazione di Maggiana
Mandello«Siamo venuti ad abitare qui per la tranquillità e perché non c’è traffico»
Petizioni su internet e banchetti in piazza: primo appuntamento fissato per il 18 giugno
Maggiana va alla guerra contro lo svincolo da e per Sondrio dalla frazione alla Superstrada 36.
Petizione on line, Facebook, banchetti in piazza: Maggiana si solleva contro quest’opera che la Provincia di Lecco si è impegnata a realizzare con Anas e Comune approvando il progetto.
«Saremo anche solo cento residenti nella frazione, ma noi questo svincolo proprio non lo vogliamo e non lo mandiamo a dire». A parlare è Susanna Chiesa, tra i promotori della protesta.
Opposizione decisa
«Se noi abbiamo voluto venire ad abitare qui - spiega - è perché non c’è traffico, si sta bene. Se ci sventrano la frazione con uno svincolo, allora tanto valeva andare ad abitare in centro. No, non ci sta bene e faremo di tutto per evitare di farci piombare sulla testa un’opera che a Maggiana nessuno vuole. Ma anche ben oltre i confini della frazione. Vi dico solo questo: da due giorni abbiamo inserito la nostra petizione “Maggiana non si tocca” sul sito https://www.change.org e le firme sono già oltre centocinquanta, per non parlare del nostro profilo Facebook: qui siamo già ad oltre seicento “mi piace”».
Per chi non è pratico di internet, si potrà firmare la petizione anche ai banchetti: il primo è in programma per sabato 18 giugno in piazza Leonardo Da Vinci.
La protesta
Insomma, il caso monta. Perché a Maggiana lo svincolo non lo vogliono? Basta leggere il testo della petizione: «Maggiana è una piccola frazione montana del Comune di Mandello del Lario, sul Lago di Como. Il piccolo borgo, che conta circa cento residenti è al centro di un acceso dibattito. Maggiana, infatti, potrebbe venire deturpata dal nuovo svincolo stradale promosso dalla Provincia di Lecco. L’opera prevede l’abbattimento di parte del bosco e di un terreno tutelato dall’interesse ambientale, la distruzione di un campo di ulivi, un devastante impatto ambientale con distruzione di area utilizzata per il pascolo e ricovero animali, un aumento di rumori e fumi co inevitabile innalzamento del tasso di inquinamento ed alteramento del micro clima di cui gode il borgo.»
Continua il testo. «La costruzione di un muro di contenimento ad altissimo impatto, l’annientamento del turismo locale...superfluo collegamento da e verso Sondrio con congestionamento della viabilità di Mandello ed Abbadia e più che probabile aumento della criminalità. Chi andrebbe a favorire questo svincolo in cui potrebbero transitare solo veicoli leggeri? Senza considerare che le strade su cui dovrebbe convergere lo svincolo sono di montagna sprovviste di marciapiedi e segnaletica...la distruzione di una frazione».
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