Colpo notturno alla Taverna
Via con soldi, vino e liquori
Dal 2010 è il terzo furto subito dal ristorante di Corenno Plinio
Il bottino di seimila euro, il proprietario: «I ladri conoscono il posto»
Per la terza volta a segno i ladri, dal 2010, alla “Taverna del Castello” di Corenno Plinio ed una volta, lo scorso anno, erano stati messi in fuga prima che riuscissero a fare il colpo.
Questa volta il bottino è stato stimato attorno ai 6mila euro, 2mila prelevati dai videopoker, il resto tra merce rubata e danni provocati durante lo scasso.
Rotto il cancelletto
«Sono entrati da retro, - racconta il titolare, Emanuele Fumasoni – passando per una proprietà privata. Hanno rotto il cancelletto e sono entrati dalla finestra del bagno, tagliando la grata in ferro. Poi hanno spaccato e smontato il serramento per entrare. Hanno aperto i videogiochi ed il cambiamonete poi hanno preso bottiglie di vino, bresaole, formaggi e liquori. Entrando, per aprire la porta hanno fatto danni persino al boiler dell’acqua che stava dietro».
All’apertura di ieri mattina l’amara sorpresa e non è restato altro da fare che chiamare i carabinieri di Colico che sono arrivati per eseguire i rilievi nel tentativo di indirizzare le indagini su qualche indizio lasciato dai malviventi.
I ladri hanno agito indisturbati, visto che il retro del ristorante è riparato da occhi indiscreti. «Hanno portato via 2mila euro dalle macchinette – continua Fumasoni – ed abbiamo stimato 3-4mila euro tra la merce ed i danni provocati. È la terza volta che vanno a segno. Un’altra, l’anno scorso, il proprietario li ha visti e li ha fatti scappare. È gente che conosce bene il posto. Sono andati 200 metri sotto, alla darsena, per entrare nella proprietà privata. Oltre al furto c’è il trambusto per le riparazioni da fare con l’idraulico, il fabbro ed il muratore».
Primo scasso
Ad inizio agosto 2010 era avvenuto il primo scasso: che siano le stesse persone che sono tornate a fare “visita” al locale? Il dubbio viene andando a vedere la storia di allora: stessa finestra e stesso metodo d’ingresso, stessa refurtiva con i contanti prelevati dai videogiochi e la razzia di bottiglie ed altra merce asportata dal bar.
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