Colico, i tre ex sindaci dicono no al passaggio con Sondrio

Colico

Una cordata di ex sindaci per dire no al passaggio di Colico in provincia di Sondrio.

Raffaele Grega primo cittadino dal 2011 al 2016, Alfonso Curtoni alla guida del paese dal 2006 al 2011 e già in precedenza negli anni Ottanta, Milo Crespi sindaco dal 2001 al 2006, non condividono la proposta del Comitato che si sta muovendo per portare Colico a Sondrio, e che ha come portavoce Stefano Fontanive.

«Lo scorso autunno eravamo stati contattati da una persona del gruppo che si sta muovendo per far passare Colico in provincia di Sondrio ed eravamo rimasti titubanti - dice Grega - poi a dicembre ci hanno ricontattato ma abbiamo glissato l’invito, anche perché ci sembra anacronistico e non “conveniente” per i colichesi, inoltre non c’è stato il coinvolgimento dal basso, ovvero della gente».

Ma non solo: si vocifera che stia nascendo un nuovo Comitato per mantenere Colico in provincia di Lecco. Al momento è solo una voce ma nelle prossime settimane il gruppo potrebbe uscire allo scoperto.

Chi vuole il passaggio in provincia di Sondrio parla dell’occasione per avere maggiori servizi: Villa Locatelli, l’Amministrazione provinciale di Lecco, investe attorno ai 145mila euro per ogni chilometro di strada, Palazzo Muzio, l’Amministrazione provinciale di Sondrio, ne garantisce oltre 190mila.

«Si dimenticano però che l’ospedale Manzoni di Lecco, nostro riferimento è al 47esimo posto in classifica e quello di Sondrio al 128esimo sul fronte della qualità. Abbiamo inoltre un ottimo servizio sul fronte idrico con Lario Reti e su quello della raccolta dei rifiuti con Silea - prosegue Grega -. Non dimentichiamo che se Colico dovesse andare con Sondrio, i paesi di Dorio, Dervio e Valvarrone perderebbero il presidio dei carabinieri di Colico, e potrebbero esserci problemi anche con il servizio di polizia locale che è associato con l’area del derviese. C’è poi tutta la questione burocratica del cambio dei documenti per le persone e le aziende».

I tre ex sindaci dicono no al passaggio con Sondrio e attendono l’arrivo del nuovo comitato che vuole difendere le radici in provincia di Lecco.

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