Colico, record di giocate alle slot
Ma niente sconto Tari ai bar
I dati del gioco d’azzardo del 2017 sono allarmanti, 3046 euro a testa
Il vice sindaco: «La riduzione ricade su tutti, faremo prevenzione a scuola»
Preoccupano i dati del gioco d’azzardo a Colico, nel settore delle slot machine: 3.046 euro pro capite le giocate nel 2016 secondo i dati dell’indagine condotta dal gruppo editoriale Gedi e pubblicate a fine dello scorso anno.
Un volume di gioco di circa 23,7 milioni di euro ed un incremento del +9.5% rispetto al 2015.
Un fenomeno sociale
La dipendenza da gioco d’azzardo sta diventando un fenomeno che impoverisce le famiglie e crea ricadute negative sul tessuto sociale con i casi patologici sempre più in aumento.
Urgono azioni di prevenzione e contrasto alla ludopatia e su questo si è interrogato il gruppo di minoranza “Colico insieme” chiedendo all’amministrazione comunale incentivi per bra e locali che rinunciano a video poker, slot machine e videolottery, applicando una riduzione della Tari.
Pur riconoscendo la gravità del fenomeno della ludopatia e le necessità di cercare forme di sensibilizzazione per combattere il dilagare del gioco, il vice sindaco Davide Ielardi analizza il problema, spacchettando i dati della ricerca ed il bisogno di prevenire il dilagare del pericolo di un approccio non consapevole al gioco.
«La media delle giocate in provincia di Lecco – dice – è di 854 euro pro capite. Colico è il quarto in classifica con 3.014 euro. Va però diviso il dato riferito alle New slot da ciò che viene giocato alla videolottery che sono in locali che hanno particolari licenze. Sono 868 euro quelli spesi nelle macchinette e 2.178 alle videolottery.
A Colico c’è infatti la sala slot del Continental, che può essere paragonabile ad un mini casinò. Ecco perché il dato complessivo è fuorviante».
Dato che, oltretutto, risente della posizione della sala slot che è ubicata al Trivio di Fuentes che è il crocevia di tre province.
La disamina del vice sindaco riporta il problema su binari diversi rispetto all’approccio di partenza proposto dal consigliere Mauro Sgheiz.
Dar l’incentivo sulla Tari vorrebbe dire penalizzare poi tutti i cittadini: in soldoni un risparmio per i bar rinunciatari di 388 euro, se accettato, ed un minor gettito di 11.744 euro da spalmare sugli altri utenti, visto che a Colico ci sono 46 bar e due tabaccherie dotate delle macchinette.
«Un dato sterile la divisione della spesa per il gioco. – replica Sgheiz – Non fa differenza la provenienza del giocatore. Il problema c’è e va affrontato con la collettività».
Campagna di sensibilizzazione
L’amministrazione comunale si è impegnata a promuovere una campagna di sensibilizzazione nelle scuole e con incontri all’auditorium per cercare un deterrente al dilagare del gioco. Prevenzione piuttosto che mera riduzione della Tari che creerebbe una distorsione sulla tassazione dei rifiuti.
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