Un nuovo mezzo per il Soccorso alpino. Venerdì sera, a Colico, un fuoristrada Suzuki Jimny è stato consegnato ufficialmente alla squadra di Colico della stazione Valsassina-Valvarrone Cnsas. La breve cerimonia di inaugurazione ha rappresentato anche l’occasione per tracciare un primo bilancio dell’attività di soccorso svolta nel corso del 2024.
“La Stazione Valsassina-Valvarrone è nata negli Anni ’80 e oggi conta settantadue tecnici, di cui otto medici e sanitari, e quattro guide alpine. Sei sono le donne e l’età media del gruppo è di 45 anni. Dal 2018 a oggi abbiamo avuto un incremento di 15 volontari”, ha esordito il capostazione Alessandro Spada, prima di analizzare i dati dell’attività svolta nel 2024.
“Alla data di oggi, del 27 settembre, nel territorio di competenza della stazione Valsassina-Valvarrone, ovvero da Balisio e da Varenna fino a Colico, sono state soccorse 112 persone, di cui 30 illese, 70 ferite, 4 ferite in modo grave e 8 decedute. Di queste 49 praticavano attività di escursionismo, 10 alpinismo, 2 erano in cerca di funghi o a caccia, 6 praticavano l’arrampicata e 4 la mountain bike”.
Da qui la riflessione, purtroppo non nuova, di Spada: “Il dato più grave non sono le otto persone decedute, ma le trenta illese. Nel senso che, in media ogni anno, andiamo a soccorrere circa il 30% di persone che non si fanno nulla. Ma se non si fanno nulla allora perché chiamano? Sono quelle persone che si perdono, che sono stanche, che arrivano tardi, che non soni adeguatamente equipaggiare.. Quindi, emerge la necessità di fare un lavoro tutti insieme, per educare alla montagna”.
Un’altra riflessione del capostazione nasce dal fatto che circa la metà dei soccorsi riguarda persone che praticano escursionismo: “Un’attività abbastanza semplice, mentre l’alpinismo e l’arrampicata, presentano maggiori difficoltà - commenta - La montagna non è né pericolosa né assassina, perché la maggior parte degli interventi facciamo su terreni facile. Per ora, invece, non ci sono funghi, quindi ci sono stati pochi interventi; mentre emerge il dato relativo alle mountain bike, attività sportiva in crescita in questi anni”.
Altro interessante appunto è quello relativo al fatto che il 78% dei soccorsi riguarda persone non iscritte al Cai. “Ciò fa capire quanto è importante l’attività di educazione e sensibilizzazione alla cultura dell’andare in montagna svolta dal Club alpino italiano”.
Guardando nel dettaglio gli interventi effettuati dai volontari colichesi, nel 2024 sono stati sette, perlopiù Monte Legnone. “Un buon numero sul totale della stazione - sottolinea Spada - Da qui l’esigenza dei nostri ragazzi di avere mezzo di soccorso per potersi muovere rapidamente sul territorio”.
Il mezzo fuoristrada è stata acquistato grazie al sostanziale contribuito della BCC e della Fondazione comunitaria del Lecchese. Presenti alla consegna i presidenti Maria Grazia Nasazzi e Giovanni Combi, che hanno sottolineato come il lavoro svolto dal Soccorso alpino venga ritenuto di fondamentale importanza meritevole di tutto il sostegno possibile.
Il progetto di acquisizione del veicolo è stato reso possibile anche grazie al gruppo di Protezione civile di Colico, che ha messo a disposizione uno spazio, all’interno della propria sede per collocare il box in cui verrà custodito. Il taglio del nastro è stato affidato al sindaco di Colico Monica Gilardi, affiancata dal sindaco di Valvarrone Luca Buzzella e dall’assessore Angelo Sandonini del Comune di Dervio.
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