Colico, l’agente morto a 28 anni
Gabrielli: «Grande generosità»
Un poliziotto, Francesco Pischedda e un sospetto ladri sono caduti da un viadotto della Superstrada 36 - Ieri si sono tenuti i funerali a Nuova Olonio alla presenza del Capo della Polizia Gabrielli: «Si è prodigato per cercare di catturare uno dei malviventi in fuga».
Si è concluso in tragedia giovedì sera un inseguimento lungo il tratto nord della Superstrada 36 a Colico: un poliziotto della Stradale di Bellano, Francesco Pischedda, 28 anni, residente a Nuova Olonio, è morto nella notte per le ferite riportate dopo essere caduto da un viadotto assieme all’uomo che stava inseguendo a piedi.
Una pattuglia della Polizia stradale di Bellano, in base a quanto è stato ricostruito, aveva intercettato un furgone con a bordo tre persone, alle quali era stato intimato invano l’alt.
Ne è nato un rocambolesco inseguimento, conclusosi a Colico, sempre sulla superstrada: il furgone, risultato rubato, era andato in testa coda dopo la galleria Curcio, poco prima del bivio di Fuentes. Uno degli agenti ha inseguito il conducente del furgone - un moldavo - che si è dato alla fuga al buio, sotto la pioggia. I due poco più avanti sono precipitati per 7/8 metri, probabilmente senza accorgersi che in quel punto c’era un viadotto. Entrambi i feriti erano stati ricoverati in codice rosso in ospedale e l’agente nella notte è purtroppo deceduto. Gravi anche le condizioni del moldavo.
Gli altri due fuggitivi sono riusciti ad allontanarsi, ma sarebbero stati identificati in due pazienti ricoverati all’ospedale di Morbegno, dove sono piantonati dalla polizia.
Su espressa richiesta dei familiari giunti dalla Sardegna i funerali sono stati celebrati già oggi a Nuova Olonio di Dubino, dove Pischedda abitava con la compagna, da cui aveva una figlia di dieci mesi. Alla cerimonia era presente anche il capo della Polizia Franco Gabrielli, che, visibilmente commosso, al termine della cerimonia funebre ha ricordato “la grande generosità del poliziotto morto che durante un’operazione di servizio, per assicurare la sicurezza alle popolazioni, non è rimasto in auto, ma si è prodigato per cercare di catturare uno dei malviventi in fuga”.
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