Colico, Il cigno nero attraversa il lago,
da Novate Mezzola fino a Dorio
Esemplare piuttosto raro ha origine australiana poi introdotta in Italia
Venti giorni fa era a Descio. L’esperto: «Non dategli il pane»
Una ventina di giorni fa era stato avvistato e fotografato nella zona di Dascio e dl lago di Novate Mezzola.
Mercoledì ha attirato l’attenzione dei passanti del lungolago di Colico e ieri mattina è stato immortalato nelle acque di Dorio.
È sempre lui, il bell’esemplare di cigno nero che cattura l’attenzione e la curiosità, ogni volta che si sposta.
«Se ne vedono pochi», conferma Lionello Bazzi, coordinatore del Cros di Varenna, il Centro si ricerche ornitologiche Scanagatta in seno al museo omonimo.
«È una specie di origine australiana che è stata introdotta poi in Europa ed in Italia dove nidifica e si riproduce sul delta del Po. - continua Bazzi – Recentemente ne avevo visto uno anche Lecco, attaccato ad uno bianco. È un buon volatore anche perché è meno imponente come corporatura, anche se il cigno reale bianco vola tantissimo. Quindi può venire anche da lontano».
La curiosità va bene però ci si deve comportare bene, cosa che purtroppo non avviene.
È stato così nella zona del lago di Novate Mezzola dove sono stati messi i cartelli che invitavano a non dare pane, soprattutto, ai cigni: «Il pane, fa male veramente. - dice ancora Bazzi facendo appello a non nutrire i cigni – Se la cavano da soli».
Purtroppo però anche a Colico molte persone hanno fatto la stessa cosa, buttando bocconi di pane in acqua che ovviamente il cigno si è mangiato.
Ad inizio agosto 2019, in un canale dell’Alsazia, in Francia, c’è stata una vera e propria strage di cigni, causata dal pane gettato agli uccelli dai passanti.
Tutte le carcasse analizzate, infatti, hanno mostrato gli evidenti segni di un’infezione intestinale causata da batteri del genere Clostridium, che colonizzano rapidamente il pane marcescente in acqua.n
M.Vas.
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