Colico, il battello spazzino ripulisce il lido
«Sommersi da una montagna di alghe»
Il litorale colichese già da domenica era stato invaso dal materiale proveniente dai fiumi Intervenuti i mezzi dell’Autorità di bacino perchè vista la quantità il Comune non poteva agire
Una montagna enorme di alghe e di altro materiale è depositato in alcuni punti del litorale colichese in attesa di essere smaltito.
È stato raccolto nella giornata di martedì dal battello spazzino dell’Autorità di bacino del Lario e dei laghi minori dalla spiaggia e dalle acque di di Colico.
Un sospiro di sollievo
Un sospiro di sollievo per il sindaco Monica Gilardi che aveva attivato subito l’ente che gestisce le acque demaniali: «Il materiale è stato messo in zone vicine al lago, per essere recuperato facilmente. Non ho capito se è arrivato dall’Adda o dal Mera, a seguito della frana di Bondo. Era tutto in centro lago poi nel giro della notte è arrivato a riva, nella zona dall’Ontano al Lido. Non mi è ancora stata quantificata la stima, ma è molto materiale».
Al problema delle alghe che già in estate aveva dato da fare nei periodi più caldi si è aggiunto quello della vegetazione ed altri detriti che il Mera ha scaricato nelle acque del lago.
«Durante l’estate – dice ancora il sindaco Gilardi – abbiamo già pensato noi a tenere pulite le spiagge perché creavano problemi a chi utilizza il lago, sia dal punto visivo che olfattivo. In questo caso invece abbiamo allertato subito l’Autorità di bacino poiché noi non avevamo i mezzi necessari. E devo dire che ci sta aiutando molto».
Domenica scorsa chi ha partecipato alla passeggiata sul “Sentiero del Viandante” ha potuto vedere la grande ed impressionate macchia marrone che galleggiava e si immaginava che prima o poi arrivasse a Colico.
C’è una corrente strana in profondità che segue un tragitto noto, come ricorda l’assessore ai lavori pubblici Marino Ruffoni: «Nel 1987, quando ci fu l’alluvione della Valtellina in questa stessa zona è arrivata una quantità enorme di legname e di animali morti. È il giuoco della corrente – continua – che porta tutto verso la zona della villa Osio, dove c’è anche il lido, perché il lago resta un po’ riparato dal Montecchio sud».
La breva impedisce l’uscita
Se il vento spinge in una direzione, la breva poi impedisce al materiale di uscire ed allora nasce il problema.
Ora la situazione di emergenza nata dopo lo spiaggiamento delle alghe è rientrata anche perché ormai il caldo è alle spalle ma resta l’attenzione sul resto, sulla possibilità che altro materiale proveniente dalla zona della Valchiavenna possa scendere lungo il Mera ed arrivare ancora sul litorale .
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