Colico, ai Servizi sociali ma spacciava
Arrestato in casa sua
I carabinieri hanno fatto un appostamento che si è concluso con il fermo di un uomo di 34 anni Nella sua abitazione più di 1 chilo e mezzo di marijuana
Secondo ingente sequestro di marijuana in pochi giorni da parte dei carabinieri del comando provinciale di Lecco: dopo gli oltre quattro chili recuperati nella casa di un imprenditore agricolo a Valbrona, questa volta i militari hanno sequestrato 1,750 chilogrammi di erba nell’abitazione di un uomo a Colico che era stato affidato ai servizi sociali.
Inevitabile è scattato l’arresto nei confronti di Ivano Ghioni, 34 anni: il suo fermo ieri è stato convalidato dal giudice Salvatore Catalano e nei suoi confronti è stata applicata la misura degli arresti domiciliari.
L’indagine
Ivano Ghioni dovrà però decidersi a cambiare abitudini “casalinghe” in quanto è stato proprio nell’ambito della sua abitazione che i carabinieri di Colico lo hanno colto in flagrante nell’attività di spaccio. L’uomo, che già in passato aveva avuto problemi legati alla droga, risultava essere stato affidato in prova ai servizi sociali dal Tribunale di Lecco.
I militari sospettavano che non avesse smesso la sua attività e un appostamento effettuato all’esterno della sua abitazione ha dato esito positivo: un giovane era entrato nella sua casa e, una volta uscito, i militari avevano recuperato lo stupefacente che poco prima aveva acquistato da Ghioni.
A quel punto è scattata la perquisizione che ha dato esito positivo: in casa sono stati ritrovati 1,750 chilogrammi di marijuana e 3,5 grammi di hascisc. Sono stati inoltre sequestrati 2.700 euro che i carabinieri ritengono essere il frutto dell’attività di spaccio.
Il processo
Dopo aver trascorso la notte nella cella di sicurezza della caserma, ieri mattina Ghioni, difeso dall’avvocato Michele Cervati, si è presentato di fronte al gip Catalano che ha accolto la proposta del legale dei termini a difesa e ha rinviato il processo con rito direttissimo disponendo per l’uomo la misura degli arresti domiciliari in attesa della prossima udienza.
Da quanto è emerso, non ci sarebbe comunque nessun legame tra l’indagine per spaccio di sostanze stupefacenti che la settimana scorsa aveva portato all’arresto dei due comaschi a Valbrona e questo di Colico, effettuati sempre dai carabinieri di Lecco.
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