Cimitero di Olcio, la cappellina cade a pezzi

Mandello Infissi arrugginiti e calcinacci che si staccano

Abbandonata al degrado la cappelletta del cimitero di Olcio (come segnalato dal lettore Luigi Corneo, residente nella frazione).

Si tratta di un edificio tanto piccolo quanto importante, se non altro a livello simbolico: non a caso, la gente della frazione le è molto legata.

All’interno la vernice è tutta scrostata; sul soffitto si vedono diverse macchie causate dalle infiltrazioni dell’acqua piovana che, col tempo, hanno “mangiato” la pittura e hanno provocato il distacco di pezzi di calce.

Un disastro, insomma. Eppure i fedeli sono molto affezionati alla cappellina: lo dimostra anche il tavolo che funge da altare, ingentilito da una tovaglia bianca con pizzo e da alcuni fiori appoggiati sotto.

All’esterno la situazione non è migliore.

La porta è completamente arrugginita. Dalle facciate si staccano pezzi di muratura, l’affresco nella nicchia che raffigura Gesù mentre a portare la croce è stinto, e la cornice in cemento attorno alla porta perde i pezzi.

All’esterno ci sono sei lapidi, cinque a ricordo di sacerdoti che hanno svolto il loro mandato nella parrocchia di Sant’Eufemia di Olcio, e una in ricordo di un religioso nativo della frazione.

Almeno quelle sono pulite e ordinate, anche se i nomi sulle più vecchie avrebbero bisogno di una rinfrescata.

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