Chiedono soldi per i bambini malati, ma è una truffa: allerta tra Mandello e Abbadia
La truffa corre sul filo del telefono fisso. I truffatori chiamano a metà mattinata, quando in casa si trovano per lo più anziani, e fanno leva sulla loro sensibilità raccontando storie strappalacrime, come quella di bambini gravemente malati che necessitano di cure possibili solo grazie a una donazione. Una volta convinto l’interlocutore, fissano un appuntamento quasi immediato per raccogliere i soldi. Spesso basta una piccola donazione, anche solo una decina di euro, perché l’obiettivo non è tanto il denaro quanto piuttosto capire cosa c’è in casa e verificare se è accessibile senza ostacoli, ovvero senza la presenza di figli o nipoti che potrebbero scoprire che l’intento reale è rubare denaro e oggetti preziosi. Numerose segnalazioni stanno arrivando da Mandello e Abbadia, dove si registrano richieste telefoniche di donazioni. «Invito tutti a fare molta attenzione a qualsiasi telefonata si riceva – dichiara l’assessore ai Servizi Sociali mandellese, Guido Zucchi – in particolare a quelle che riguardano donazioni. Se si desidera fare beneficenza, è importante informarsi e assicurarsi che tutto sia regolare». Un’altra questione riguarda le utenze di gas ed energia elettrica. «Sempre più spesso arrivano telefonate sospette – aggiunge Zucchi – e invito a non rispondere mai con il monosillabo “sì”, perché potrebbe essere registrato e utilizzato per modificare i contratti».
Le chiamate sul telefono fisso, ormai utilizzato prevalentemente dagli anziani, sono frequentemente mirate a far sottoscrivere nuovi contratti per energia elettrica, gas o telefonia, sostenendo che quello in essere sia stato annullato oppure segnalando inesistenti problemi burocratici legati a un cambio di fornitura. Per spaventare gli utenti, già spesso disorientati, vengono citati inesistenti aumenti di tariffe, con la minaccia di un’immediata necessità di cambiare operatore per evitare bollette più salate. Tra le altre falsità, si parla di contratti annullati, doppie forniture sulla stessa utenza, o addirittura tariffe che verranno raddoppiate. In alcuni casi, i truffatori prendono appuntamento per recarsi direttamente a casa delle vittime, spingendole a firmare nuovi contratti in pochi minuti. Purtroppo, c’è chi cade in queste trappole, cambiando fornitore o, peggio, aprendo la porta a malintenzionati che colgono l’occasione per mettere in atto un raggiro, facendosi consegnare denaro o oggetti preziosi.
A Dervio, nei mesi scorsi, alcune persone avevano ricevuto telefonate da falsi carabinieri che le convocavano in caserma, probabilmente con l’intento di lasciare le abitazioni incustodite per tentare di derubarle. I carabinieri di Colico, però, avevano subito chiarito che non stavano effettuando convocazioni. Un’altra tecnica utilizzata dai truffatori consiste nell’avvisare la vittima, solitamente un anziano, di un grave problema – spesso un incidente – accaduto a un parente stretto, come un figlio o un nipote, con una richiesta urgente di denaro per aiutarlo. La raccomandazione generale è di prestare la massima attenzione e non fidarsi mai di richieste inaspettate.
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