Caso Poste di Lierna
Tre anni all’ex direttrice
Sì al pattaggiamento, ma è altamente improbabile che farà anche un solo giorno di carcere - La rabbia dei correntisti: «Messa in prova? Almeno da noi» - Gli strali contro Poste Italiane: verso le cause civili
«Adesso la pena è congrua». Una veloce battuta, prima di lasciare l’aula del giudice dell’udienza preliminare, il pubblico ministero Nicola Preteroti la riserva ai giornalisti in paziente attesa da ore che si definisse il destino giudiziario di Patrizia Greco, l’ex direttrice dell’ufficio postale di Lierna indagata per le ipotesi di reato di truffa, con l’aggravante della continuazione, dell’entità della somma “distratta” e della cosiddetta “minorata difesa”, e falsità in scrittura privata.
Dopo il secco no opposto dal pm un mese fa, ieri è stato raggiunto l’accordo con la difesa, gli avvocati Giovanni Castronovo del Foro di Palermo e Giambattista Colombo di Milano, che a novembre si erano presentati davanti al giudice dell’udienza preliminare Paolo Salvatore proponendo di patteggiare due anni, pena sospesa, in virtù dell’incensuratezza della loro assistita: alla fine, accogliendo la proposta delle parti, il giudice ha applicato una pena di tre anni, 1.200 euro di multa e 40mila euro quale risarcimento parziale a Poste Italiane.
L’articolo completo su La Provincia di Lecco in edicola domani mattina, 10 dicembre
© RIPRODUZIONE RISERVATA