Casa dei profughi, scade il contratto
Per i 36 ospiti il destino resta incerto
Prefettura e Comunità montana devono stabilire se e come continuare ai Piani dei Resinelli. Il sindaco: «Freddo e neve nel lungo inverno. Auguro loro una sistemazione migliore»
Martedì 3 novembre scadrà il contratto di affitto stipulato tra la prefettura di Lecco e la Comunità montana del Lario Orientale Valle San Martino, per l’alloggio di trentasei richiedenti asilo nella “Casa delle miniere” (ex albergo Rusconi), in territorio di Abbadia Lariana ai Piani Resinelli.
Gli immigrati saranno dunque costretti ad andarsene? «Aspettiamo disposizioni da parte della prefettura di Lecco. Se ci dicessero che è necessario rinnovare il contratto di locazione della struttura dei Resinelli perché non ci sono soluzioni alternative, non ci opporremmo». Così l’assessore della Comunità montana, Luciano Fascendini di Abbadia. E il sindaco, Cristina Bartesaghi: «Ancora ai Resinelli dopo il 3 novembre? C’è chi spera se ne vadano. Anch’io spero siano trasferiti, ma è una speranza “diversa”. I Piani Resinelli non sono un luogo ottimale per la permanenza di queste persone in inverno. Per una serie di motivi: freddo, neve, distanza dai centri abitati. Se la prefettura, d’accordo con la Comunità montana, rinnovasse il contratto di affitto e la convenzione alla cooperativa, significherebbe che per questi ultimi non ci sarebbe una alternativa. Non li possiamo certo mettere per strada. Quando dico che sarebbe un bene che si trovassero altri alloggi per loro non ai Resinelli, è perché penso al bene loro».
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