Caldo, guardia alta nelle case di riposo
La situazione Agli “Airoldi e Muzzi” gli anziani ospiti sono sorvegliati speciali: «Per adesso nessun malore». Aria condizionata e uscite all’aperto tra gli alberi in giardino solo di prima mattina per prevenire ogni problema
Anche il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni è preoccupato. Il caldo opprime tutti, ma soprattutto gli anziani che rischiano davvero tanto, in seguito a queste temperature desertiche.
E così il primo cittadino, responsabile della sanità pubblica lecchese, sul suo profilo Facebook ha spiegato: «Il sistema di previsione del disagio da calore Humidex - Arpa Lombardia prevede per le giornate del 18, 19 e 20 di luglio una situazione di “forte disagio” da calore sul nostro territorio. Invito tutti i cittadini, in particolare i più fragili e gli anziani, a porre la massima attenzione e ad adottare tutti gli accorgimenti opportuni per affrontare le alte temperature previste».
In coda ha poi pubblicato «alcune misure utili da mettere in pratica (fonte Regione Lombardia) e prevenire l’insorgere di eventuali problemi di salute».
Ma, per fortuna, nelle Rsa lecchesi la situazione appare sotto controllo. Il presidente degli Istituti riuniti Airoldi e Muzzi)di Lecco, Giuseppe Canali, è tranquillo: «La temperatura è oramai altissima. E noi siamo pieni di ospiti: abbiamo 350 ospiti e una lista d’attesa di 35 persone. Ma di malori per il caldo non ne abbiamo mai avuti. Anche perché dentro le nostre quattro residenze, cioè Grigne, Medale, Resegone, Bettini, la temperatura è costantemente monitorata grazie all’impianto di condizionamento centralizzato. Abbiamo gli impianti di raffrescamento tarati alla giusta temperatura. Non ci sono contraccolpi per i nostri ospiti».
Di uscire all’aria aperta, nel giardino dell’Iram se ne parla solamente nelle prime ore del mattino: «Nelle ore calde non portiamo nessuno in giardino, nonostante sia ombreggiato e fresco - assicura Canali - Facciamo delle uscite solamente alle 8,30 circa per evitare qualsiasi problema».
La siccità è un ulteriore fastidio. Per fortuna quasi solo “estetico e acustico”: « Da noi viene dentro il torrente Bione che rifornisce il nostro laghetto - spiega il presidente - Viene dalla parte alta dove abbiamo la sorgente Marietta; ma dal Bione, invece, all’esterno della struttura, non viene più quasi nulla. Si vede solamente un rigagnolo… Mamma mia: mai vista una situazione del genere. Si sentiva anche il fruscio delle acque ed era piacevole farsi cullare dal rumore delle acque. Ora c’è un silenzio di tomba».
Nulla da segnalare anche alla Rsa Borsieri di Lecco, centralissima, e alla Sacra Famiglia di Perledo. Anche se le condizioni sono diverse: a Lecco l’impianto di raffrescamento garantisce condizioni di permanenza agli ospiti quasi ideali. E non ci sono grossi spazi esterni. Mentre a Perledo, nella struttura che fu sede anche di grandi alberghi della Belle Epoque, il fresco della zona, fa il paio con il sistema di raffrescamento interno. Per cui di problemi non ne sono stati segnalati.
Anche alla Rsa Gruppo Sodalitas Vittoria di Olgiate Molgora si vive nelle stesse condizioni: «Non abbiamo nessuna notizia di malori per il caldo – spiegano dall’ufficio stampa -. Abbiamo l’aria condizionata e badiamo molto alla freschezza degli ambienti anche esterni. A Olgiate, nonostante il caldo, il verde ci salva anche negli spazi fuori la struttura. Per questo non abbiamo segnalazioni di sorta. Abbiamo anche ripreso tutte le attività all’aperto, ma sempre avendo come prima preoccupazione la sicurezza degli ospiti. Nelle varie case famiglia sia il gruppo Sodalitas che Mantovani, avevamo indetto a inizio mese anche delle olimpiadi senior per residenti. Ed è andato tutto bene».
© RIPRODUZIONE RISERVATA