Cadono le olive, a rischio l’olio del lago
Sotto accusa un fungo e una cimice
Perledo, il fenomeno della “cascola” che affligge gli ulivi
minaccia di azzerare la produzione
Stagione a rischio per l’olivicoltura del Lario per la “cascola” delle olive dovuta ad un fatto ancora non identificato, anche se probabilmente la causa è da ricercarsi in un fungo.
La cascola, ovvero la caduta precoce delle olive, va ben oltre il fenomeno naturale e senza un rimedio minaccia addirittura di azzerare la produzione finale.
«Siamo già partiti con una “carica” bassa dopo la buona stagione dell’anno scorso - spiega l’agronomo Giandomenico Borelli che segue i produttori locali ed il frantoio di Biosio – Stiamo indagando ancora per capire il perchè di questa cascola precoce che si sta verificando il tutto il nord Italia. C’è chi la imputa a dei funghi, chi invece ad altri fattori, come una cimice. Si verifica in particolare su certe varietà, come ad esempio il leccino. La bassa carica è dovuta all’alternanza di produzione di tutte le piante che nell’ulivo si manifesta ancora di più. La cascola si sovrappone a questa stagione di semiriposo, per cui avremo un raccolto molto limitato».
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