Bellano, ultimo saluto a Vitali

«La sua umiltà segno di grandezza»

Le esequie del grande pittore - L’omaggio del paese in una lunga processione

La figlia: «Grazie “angeli” per quegli ultimi giorni a casa»

Il paese di Bellano ha salutato, per l’ultima volta, il suo grande pittore. Questa mattina, già dalle 9 il feretro di Giancarlo Vitali era esposto nella chiesa parrocchiale. Al centro della navata la bara di legno chiarissimo portava come unico abbellimento un mazzo di girasoli, un fiore simbolo per il nostro pittore, che ne ha dipinti tanti con la forza abbagliante delle sue ricche pennellate.

E dalle 9 sino alle 11, ora in cui è iniziato il rito funebre, è stata una continua processione dei tanti che lo hanno voluto salutare e probabilmente ringraziare per aver declinato la bellezza nelle sue opere e per averlo fatto con così grande discrezione. Un viavai pieno di emozione e di affetto, che si è stretto intorno alla moglie Germana, ai figli Sara, Paola e Velasco, al fratello Danilo.

Oltre ai parenti più stretti, c’erano i tantissimi amici e conoscenti che hanno voluto essere vicini a questo grande uomo ancora una volta. Una bella dimostrazione di vicinanza, che lui, il Giancarlo Vitali, avrà sicuramente considerato esagerata.

Ed anche nell’aldilà avrà scosso la testa e fatto spallucce, mentre si fumava una delle sue Parisienne, che là dove si trova ora sono rigorosamente senza filtro.

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