Bellano, salvato dalle acque,
giovane muore in ospedale
Dopo quattordici giorni di agonia Toni Tiberio,25 anni, si è spento ieri pomeriggio Si era inabissato a Bellano forse per una congestione. Erik Riva, vigile del fuoco, lo aveva tratto a riva
Dopo quattordici giorni di speranze, il cuore di Toni Tiberio si è fermato ancora, questa volta per sempre.
Non ce l’ha fatta lo studente di Vimercate, 25 anni, che martedì 7 agosto era stato tirato fuori dal lago, a Bellano, in arresto cardiaco dopo essere finito sott’acqua mentre giocava con alcuni amici.
Trasportato con l’elisoccorso
Si è spento ieri alle 16, nel reparto di neurorianimazione dell’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, dove era arrivato con l’elisoccorso dopo un massaggio cardiaco durato tre quarti d’ora, quindi in condizioni disperate, vivo ma in coma. Il giovane studente universitario, di origini abruzzesi, era giunto sul lago con alcuni amici per trascorrere un pomeriggio spensierato e fare il bagno.
Il gruppetto aveva scelto la spiaggia tra il Lido e la foce del torrente Pioverna, affollata da altri bagnanti.
Gli amici erano in acqua a giocare e ad un certo punto Tiberio è sparito sott’acqua, a causa di una congestione. Qualche attimo di smarrimento e poi gli amici hanno intuito che qualcosa non andava ed hanno inviato la chiamata al 118.
Nessuno sulla spiaggia ha sentito gridare aiuto e nessuno si è quindi accorto del dramma che si stava consumando. Solo all’arrivo dell’ambulanza del Soccorso Bellanese e di una squadra dei vigili del fuoco, si è aperto lo scenario.
In spiaggia c’era Erik Riva, un vigile del fuoco di Bellano, in servizio a Lecco, che appena informato di ciò che stava accadendo ha cercato di salvare il giovane. Per prima cosa è corso a prendere una maschera da sub per poter guardare sott’acqua, anche perché non era limpidissima a causa del temporale del giorno precedente. Pochi minuti, il tempo della corsa di andata e ritorno al di là del torrente, e Riva si è gettato in acqua e poco dopo ha visto il corpo di Toni che era a circa tre metri di profondità.
Trascinato per un braccio
Lo ha preso per un braccio e trascinato verso la spiaggia dove poi i soccorritori hanno iniziato il massaggio cardiaco.
Il cuore del giovane ha ripreso a battere dopo tre quarti d’ora circa di ininterrotto massaggio, lasciando aperto qualche spiraglio. L’elisoccorso giunto da Sondrio ha verricellato il medico sulla spiaggia e una volta completate le operazioni di primo intervento il ragazzo è stato caricato sull’ambulanza che ha fatto alcune decine di metri fino a giungere alla piazzola dell’elisoccorso dove attendeva l’elicottero che si è diretto a Lecco dove è arrivato alle 17.15 per proseguire le attività richieste dalle gravissime condizioni.
Le condizioni sono sempre rimaste immutate fino al pomeriggio di ieri quando purtroppo lo studente è deceduto, nel reparto di neurorianimazione.
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