Bellano, la piccola Angelina viene alla luce in un viottolo a Comasira

Mamma Monica e papà Domenico Ratti non hanno fatto in tempo ad arrivare in ospedale. Ora la neonata sta bene

Occhioni aperti al mondo, sorriso già stampato sul volto. È nata così Angelina Ratti, secondogenita della famiglia di papà Domenico e di mamma Monica Marcati. La particolarità però è che è nata in un viottolo che potrebbe appartenere a un mondo che non c’è più, fatto di ciottoli di fiume, in una antica frazione di Bellano, Comasira, ai piedi del Monte Croce di Muggio a 608 metri di altitudine. Non in una “fredda” stanza d’ospedale, ma tra le sue montagne, la propria gente, il suo borgo. Mai il rapporto tra questa neonata e il suo luogo d’origine potrà essere più stretto. Infatti Angelina è nata per strada, per la fretta di venire al mondo e di farlo in una giornata tersa, serena, bellissima proprio perché così fredda (c’erano meno due gradi al momento della nascita). Ad aiutare la giovane mamma, Monica, il papà.

Monica aveva rotto le acque, questa mattina, e stava percorrendo l’acciottolato che dalla frazione porta al parcheggio, per poi recarsi in ospedale. Non ce l’ha fatta. Contro ogni previsione medica che dava il parto ancora lontano, intorno a fine mese, Angelina ha voluto nascere lì per lì. E l’ha fatto senza problemi, quasi istantaneamente, con l’aiuto di chi ha offerto una trapunta e un lenzuolo. Come il “bambinello”, Angelina è stata avvolta dal calore e dall’affetto di chi era lì, in quel momento, insieme a mamma Monica, ovvero papà Domenico e una passante, quella che ha offerto le coperte e l’assistenza “ostetrica” al papà. Che emozione: è stato proprio lui, Domenico, a fare nascere sua figlia e a riceverla nelle mani dal grembo materno.

La piccola, sana e senza problemi, non ha potuto ancora conoscere il fratellino Antonio Ratti, che, curiosamente è nato anche lui in fretta e furia, tre anni e mezzo fa, nel parcheggio dell’ospedale Manzoni di Lecco. Anche in quel caso si erano rotte le acque alla mamma Monica e lui era nato non nella sua Comasira ma a Lecco. Angelina però presto tornerà in questa amena frazione di Bellano per conoscere il fratellino e la sua nuova comunità. Papà, visibilmente emozionato, confuso, frastornato dall’immediatezza del parto e dell’accaduto, lì per lì non ha voluto commentare. Ma è stato aiutato prima da una ragazza di passaggio e poi dai solerti volontari del Soccorso Bellanese che sono riusciti a raggiungere la famiglia sull’acciottolato. Da lì il trasporto in barella fino all’elicottero dell’Elisoccorso all’ospedale, ma solo per precauzione, di mamma e figlia. Non erano evidenti problemi di nessun tipo ma c’erano i test di routine da fare sulla neonata e poi la mamma meritava un po’ di riposo dopo lo spavento e la gioia vissute così intensamente e repentinamente. Angelina è stata posta in una culla termica, ma sta benissimo.

Una curiosità: San Sebastiano è il santo della chiesa di Comasira e lunedì ci sarà la messa, il vin brulè e la comunità avrà un motivo in più per festeggiare. Angelina è nata proprio con la sua benedizione. E domani è Sant’Antonio, protettore del fratellino.

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