Bellano , “Angeli” della spiaggia in azione
In cinque anni cinque salvataggi
Dopo il caso delle due ragazzine salvate domenica dal bagnino e dal cane Attilio «Molto spesso gli stranieri entrano in acqua accaldati senza sapere che il lago è gelato»
In cinque anni di attività a Bellano dell’Associazione cinofila salvataggio nautico di Monza sono state cinque le persone salvate, tutte di origini straniere.
Le ultime sono le due sorelline portate a riva domenica dal bagnino Paolo Rossi con il cane Attilio.
«La nostra – spiega il presidente Claudio Longoni – è una onlus che ha la sede scuola a Bellano per preparare le unità cinofile per il soccorso nautico e dove svolgiamo anche il servizio di sicurezza e sorveglianza al Lido, in luglio e agosto, il sabato pomeriggio e tutta la giornata della domenica».
Assistenza alle gare
Oltre a ciò l’associazione assiste gare di canottaggio o di nuoto ed in contemporanea con la presenza sulla spiaggia attiva l’operatività con il 118 per gli interventi di emergenza che vengono fatti con due gommoni, sul tratto di lago tra Varenna e Colico.
I soci sono 60, di cui 20 operativi che cioè hanno il brevetto di bagnino e possono intervenire con i cani per il soccorso, cani che sono cani 30 e tutti di proprietà dei soci.
«Ci sono labrador, golden retriever, terranova, un paio di pastori tedeschi, un rottweiller, un bernese e dei flatcoat retriever che sono ottimi nuotatori. Può essere anche un meticcio – spiega Longoni – che non cambia nulla, basta che nuoti bene. Per raggiungere un buon obiettivo di affiatamento con il bagnino, il cane deve essere di proprietà. Il cane è libero, sulla spiaggia, di fianco al bagnino con cui deve avere un legame molto stretto. Per ottenere il brevetto si deve fare una parte del lavoro a terra perché il cane si trova in mezzo alla gente».
L’associazione è collegata alla Società di salvamento di Genova: «Ha approvato il testo del nostro brevetto per il quale c’è la valutazione del cane e della parte umana. A Bari c’è un’associazione gemella alla nostra, sulla spiaggia “Pane e pomodoro”, che ha adottato il nostro brevetto. Ci vogliono due stagioni – dice il presidente – per ottenere il risultato perché la stagione è corta, da aprile a ottobre».
Spesso gli incidenti sul lago accadono perché ci sono persone che non conoscono i luoghi e compiono imprudenze che possono essere fatali.
Pericolo sincope
«Domenica le due ragazzine straniere sono state tutta la mattinata al sole. Con temperature che possono essere di 35 gradi se poi si entra in acqua con 20 gradi meno, il corpo ha uno choc. Dopo tre metri nel lago, l’acqua è gelida, si prende una piccola sincope e si va sotto. - ricorda Longoni - A parte il fatto di non conoscere la zona. Cinque sono le persone salvate in cinque anni. Due sudamericani tre anni fa, le due ragazze di domenica ed una a Bellagio dove abbiamo una succursale, un ragazzo che si era buttato in acqua dopo avere mangiato. Molta gente a Bellano attraversa il fiume, magari con un bambino. Oltre ad essere vietato, è da incoscienti. Il lago non è il mare, è molto diverso e nel fiume si creano anche delle buche».
Durante l’anno, la onlus fa anche attività di mantenimento a terra ed attività per le unità cinofile al mare e sui fiumi, come sull’Adda, per abituare i cani a tutti i tipi di acqua.
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