«Basta ai selfie fuorilegge
sul monumento alla Guzzi»
Mandello, molti turisti non resistono
alla tentazione di salire in sella
Bisognava per forza mettere il cartello che vieta a tutti di salire sul monumento dedicato alla Moto Guzzi posizionato all’entrata di Mandello?
L’opera che si trova sulla rotatoria proprio vicino allo svincolo che porta in via Parodi, dove dal 1921 sorge lo stabilimento della casa dell’aquila, rappresenta la più carismatica ed emblematica moto realizzata a Mandello: la 500 Gp 8 cilindri a V.
Il monumento è stato donato al paese dall’artista Fabio Comelli dalla provincia di Udine nel settembre del 2017.
Un lavoro di eccezionale fattura che, in un certo senso, è ora vittima del suo stesso successo.
Si vedono sempre più spesso motociclisti (anche stranieri) arrivare in quella ormai famosa rotatoria, osservare con attenzione il monumento, fotografarlo e, non contenti, decidere di salirci sopra per un’altra fotografia-ricordo.
Peccato che sia vietato: salire in sella a quella Guzzi eccezionale potrebbe causarle gravi danni.
Da tempo l’Amministrazione comunale e il Moto club Carlo Guzzi di Mandello hanno posizionato cartelli che vietano a chiunque di salire sul monumento per farsi fotografare. Ma evidentemente non bastano.
« Ho fatto mettere dei cartelli ma ho visto che pochi rispettano il divieto - commenta il sindaco Riccardo Fasoli - presto non escludo un’ordinanza che vieti esplicitamente queste foto ricordo».
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