Bar chiuso tre volte a Colico
La titolare si incatena per protesta
L’iniziativa di Oana Chiper del White Life Pub di via Nazionale
Si è incatenata stamattina alle 9.30 davanti al suo bar, il White Life Pub di via Nazionale, fatto chiudere sabato nel tardo pomeriggio dai carabinieri della locale stazione, per la terza volta dall’inizio dell’anno, per la violazione delle normative anti-Covid. E ci è rimasta fino alle sei del pomeriggio, orario in cui il locale avrebbe dovuto chiudere i battenti.
Una protesta che ha intenzione di ripetere anche domani. E dopodomani. O comunque «fino a quando mi faranno riaprire. Il lavoro è dignità. E io chiedo solo di poter lavorare».
La quarantenne Oana Chiper, residente a Piantedo, è la titolare del lounge bar colichese. «Sono arrivati ben tre equipaggi perché fuori dal mio locale, sulle scale condominiali, si erano fermati a chiacchierare cinque clienti dopo che avevano preso il caffè d’asporto – racconta - È la terza volta che succede: la prima a gennaio, la seconda a febbraio. Tutte le volte, locale chiuso per cinque giorni e multa di 400 euro. A me e ai clienti».
L’articolo completo e l’approfondimento sul giornale in edicola domani, lunedì 12 aprile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA