Auto contromano. Un nuovo caso
all’uscita della 36
Viabilità Un’anziana ha imboccato la rampa a Lecco. I veicoli sono riusciti a rallentare e farle fare inversione. L’elenco dei precedenti, anche mortali, è lunghissimo
Aveva già percorso qualche centinaio di metri in automobile, sulla rampa di uscita dalla Statale 36 per Lecco, quella che sbuca tra il centro commerciale Meridiana e via Balicco. In contromano. Una signora anziana su un’utilitaria, infatti, ha imboccato la rampa, ma per entrare in superstrada. Per sua fortuna, e per quella degli altri automobilisti, non ci sono stati incidenti.
Le parole
«Era mercoledì pomeriggio, poco dopo le 16 – racconta Daniela Barbieri –. Avevo preso la statale a Mandello per recarmi a Lecco e avevo appena imboccato l’uscita, quando l’auto davanti a me ha rallentato e ho visto che ha acceso gli abbaglianti. Di fronte, infatti, aveva un’altra automobile che proveniva in senso opposto».
Il dialogo è stato velocissimo: “Ho sbagliato?” avrebbe chiesto la signora dall’altra parte. «Le abbiamo immediatamente risposto di sì – prosegue Barbieri –. A quel punto, in pochi attimi abbiamo deciso di fermarci noi, consentendole quindi di girare in tranquillità e in sicurezza e quindi tornare indietro. Ce ne siamo accorti in pochissimi».
Il problema, però, è che il tragitto fatto dall’automobilista anziana non è stato breve. «Avrà percorso quasi un chilometro, era arrivata quasi dentro la superstrada. Per fortuna ci ha trovati e l’abbiamo fermata prima». Daniela non si sente un’eroina, ma sicuramente ora ci pensa due volte prima di prendere le rampe. «Meno male che non arrivavano tir o moto ad alta velocità – sottolinea –. Ammetto che ora ci penso un attimo prima di percorrere un’uscita in superstrada».
Il mortale
Si tratta ormai dell’ennesimo episodio di auto contromano sulla 36. Un fenomeno sempre più diffuso anche se, proprio sulla rotatoria di via Balicco, da cui è entrata la donna mercoledì pomeriggio, ci sono grossi cartelli di divieto di accesso con scritto “alt”. Nemmeno un mese fa, il 19 ottobre, due donne, madre e figlia di 27 e 56 anni, sono morte in un incidente in galleria sulla 36 all’altezza di Dervio. E a causare il mortale è stata una delle due vittime, che era alla guida dell’auto in contromano, una Dacia. Una terza persona è invece rimasta ferita. Da maggio in poi sono stati dieci i casi segnalati lungo il tratto di superstrada che dalla Brianza lecchese arriva alle porte della Valtellina.
Ed è quasi sempre la fortuna a evitare che nella maggior parte dei casi avvenissero gravi incidenti. Un altro precedente emblematico era quello avvenuto domenica 3 luglio, poco prima delle 5 del mattino, quando una Ford Fiesta grigia guidata da un peruviano di 49 anni, aveva percorso tutto il tunnel del Barro e diversi chilometri fino ad Annone in senso vietato, incrociando diversi automobilisti.
Gli altri episodi
Una volta individuato nei giorni a seguire dalla Stradale, l’uomo aveva dichiarato di essere partito da Lecco dopo una serata trascorsa in un bar, ma di non essersi reso conto di aver viaggiato nella carreggiata sbagliata. Per lui una multa da 1.300 euro e il ritiro della patente. A maggio, invece, si era verificato uno scontro frontale fra una vettura che stava lasciando la carreggiata che porta verso Milano, attraverso lo svincolo di Suello, e che si era trovata davanti un altro mezzo che invece aveva imboccato in senso inverso la rampa di uscita.
Nell’incidente non c’erano stati feriti, ma si era corso il rischio di ritrovarsi un’auto, in superstrada, in contromano, in orario diurno.
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