Auto bloccata tra le sbarre del passaggio a livello di Teglio

L’episodio raccontato da un uomo di Bormio anche sui social network. Intanto anche nella giornata di martedì proseguono i disagi sui treni

Un’auto bloccata tra le sbarre del passaggio a livello, e gli occupanti che non si accorgono del pericolo, solo dopo l’intervento di un passante e poi dei carabinieri capiscono il rischio che hanno corso.

L’episodio raccontato da un uomo di Bormio anche sui social network e documentato con alcune foto scattate sul posto risale a giovedì scorso, poco prima delle 19. Le immagini già da sole dicono molto: un’auto, una Lancia Ypsilon, bloccata tra le sbarre al passaggio a livello di Tresenda di Teglio, non proprio sui binari, ma appena fuori.

Probabilmente il conducente è stato “sorpreso” dalla velocità di discesa delle sbarre e non è riuscito a superare i binari, restando bloccato.

Non è certo la prima volta, purtroppo già in passato si sono registrati episodi di questo tipo, anche con gravi conseguenze. In questo caso, lo anticipiamo, gravi conseguenze non ci sono state, ma a far discutere è il comportamento degli occupanti della vettura, quattro persone, rimasti a bordo in attesa che le sbarre si alzassero, convinti probabilmente che il passaggio del treno, non essendo l’auto proprio sui binari, non avrebbe causato problemi.

Fortunatamente prima che questo accadesse qualcuno è intervenuto, e si vede anche nelle foto postate su Facebook (sulla pagina «Info viabilità provincia di Sondrio, Valposchiavo e Alta Engadina Ch») un uomo che si avvicina all’auto e fa notare il grande pericolo che stavano correndo.

«Ho chiamato i carabinieri di Sondrio che poi dopo poco hanno aperto la sbarre - racconta l’uomo che ha raccontato sui social l’assurda vicenda -. Erano in 4 seduti tranquilli in macchina, si erano messi in linea con i binari pensando che il treno fosse largo come i binari. Pazzesco».

E la linea ferroviaria anche in questi ultimi giorni è stata al centro di post e polemiche social, ovviamente a causa di ritardi e disagi che hanno caratterizzato, ancora, la serata di lunedì e la giornata di martedì.

Lunedì «diversi guasti all’infrastruttura», come si leggeva sul sito di Trenord, hanno causato non solo ritardi fino a 40 minuti, ma anche la cancellazione di due convogli e la variazione di partenza o arrivo per altri cinque.

Martedì, nuova giornata, nuovi guasti e disservizi. E se in mattinata i ritardi sono stati tutto sommato contenuto, nell’ordine di 15/20 minuti, nel pomeriggio per i pendolari è andata decisamente peggio.

«La circolazione della direttrice è rallentata a causa di un guasto a un passaggio a livello nella stazione di Mandello del Lario - la comunicazione di Trenord - che richiede un intervento di ripristino da parte dei gestori della rete. Si registrano ritardi fino a 50 minuti».

Almeno una decina i treni coinvolti martedì. Tra i disagi più seri della giornata, ma non certo l’unico, la partenza da Colico, invece che da Tirano, del convoglio 2835 (Tirano 16.08 - Milano 18.43), motivata dall’attesa del treno in arrivo da Colico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA