Ancora i vandali in azione
Il vetraio sostituisce gratis
La stazione di Olcio presa di mira dagli incivili, questa volta infrangono un vetro della porta
Atti vandalici alla stazione di Olcio: i soliti ignoti rompono le vetrate della sala d’aspetto.
L’ultimo dei vandalismi, dopo che già erano state rovinate le pareti appena ridipinte dai volontari dell’associazione Concertando, che ha qui la sua sede e si occupa della stazione mantenendola pulita e in ordine.
Una notizia che ormai rischia di passare inosservata considerato che le stazioni sono ormai in balia degli incivili ovunque.
Ma ad Olcio è successo qualcosa di inaspettato: nella notte, in silenzio, è arrivato un cittadino che ha sostituito le vetrate senza nulla chiedere.
«È stato un gesto inaspettato, la dimostrazione di come ci siano ancora persone che si mettano al servizio della collettività e si diano da fare per gli altri. Un grande gesto che si contrappone all’inciviltà di chi invece il vetro lo ha rotto - dice Giuseppe Martinelli, presidente dell’associazione Concertando -. Dobbiamo ringraziare Sebastiano “Seba” Perego, vetraio mandellese, che senza chiedere nulla è venuto qui, ha preso le misure, ha fatto il vetro e lo ha montato».
La stazione di Olcio, è in comodato d’uso dalle ferrovie al Comune, che ha sua volta l’ha data all’associazione Concertando, che è costantemente impegnata per mantenere la sala d’aspetto e gli altri locali al meglio.
A breve «grazie al sostegno dell’Amministrazione comunale che ha deciso di fornire tutti i materiali necessari, rifaremo i bagni, che sono di proprietà delle ferrovie - prosegue Martinelli -. Una volta sistemati potremo organizzare feste e iniziative concretizzando il centro culturale che si chiamerà “Emozioni in libertà”. Il Comune ci sta sostenendo».
Tra li obiettivi futuri anche la creazione di un sistema di videocamere per tenere monitorata la stazione.
Nel frattempo si cercano i vandali che hanno rotto i vetri, e pare che si tratti di un gruppo di sei ragazzi che proprio nei giorni scorsi facevano caos nella sala d’attesa.
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