Addio Festorazzi, “pugile di campagna”
Una vita tra il ring e l’officina della Guzzi
Peso massimo di vaglia, era orgoglioso di non aver perso mai un’ora di lavoro
Si è spento all’Istituto “Sacra famiglia” di Regoledo di Perledo, dove era ospite da un paio di settimane, dopo un mese di ricovero in ospedale, Ermanno Festorazzi, 81 anni, un passato da ottimo pugile dilettante e professionista. In primavera aveva battuto persino il Covid.
L’esordio in carriera fu nel 1955 a Lissone: da dilettante ha disputato 135 incontri di cui 85 vinti; altri 35 da professionista, con 20 successi.
Un “pugile di campagna”, come è stato definito, meccanico alla Moto Guzzi di Mandello dove aveva fatto parte del gruppo sportivo, allenato da Firmino De Marcellis.
«Per il pugilato non ho mai perso un’ora di lavoro - ripeteva sempre orgoglioso – Se gli avessi dedicato più tempo, avrei vinto molto di più, ma sono già soddisfatto di quello che ho fatto».
Il suo unico rammarico è stato di non avere potuto partecipare alle Olimpiadi di Tokio
La salma di Festorazzi è stata avviata alla cremazione ed a causa dell’emergenza sanitaria, i funerali si svolgeranno più avanti, quando ci sarà la possibilità di ricordare il campione.
Così hanno deciso i figli Fabio, Lorenzo e Marco.
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