Addio a “Cianino” Riva
velista e maglione rosso
Un grande lecchese
Lutto. E’ morto a 93 anni un personaggio che ha scritto pagine di storia sportiva e umana della nostra città
Luciano Riva, per gli amici “Cianino”, lecchese, 93 anni lo scorso mese di aprile, ha ammainato, ieri nel tardo pomeriggio, la sua “ultima vela”. Ci ha lasciato un velista vecchio stampo che in barca era praticamente cresciuto salendoci la prima volta in pantaloni corti, a dodici anni, nel 1939 sulla “Pinta”, alla Canottieri Lecco.
Lui velista provetto e grande appassionato di montagna vestendo addirittura il “maglione rosso” dei Ragni di Lecco, della primissima generazione, appena adolescente.
Una morte che lascia sgomenti anche perché sino a pochi giorni fa era regolarmente in Canottieri, con la moglie Enza. Una caduta accidentale lo aveva costretto a casa ma era in via di ripresa con quella forza di spirito che non era mai venuta meno in tanti anni.
Incredulo Marco Cariboni presidente della Società Canottieri Lecco che ha appreso la notizia in vacanza alle Isole Eolie: «Sono sconvolto da questa notizia. Conosco Cianino da una vita e proprio di recente mi ero soffermato a parlare con lui osservando i lavori di restauro di “Emozioni”, una barca a vela storica che lui aveva timonato e che da qualche settimana è tornata da noi grazie ad un socio che l’ha acquistata. Riva è la storia della Canottieri vela, dell’Interlaghi, di centinaia di avventure in acqua. Ricordo che nel 1975 quando acquistai il primo classe VI Ior venne lui con me nella tratta da Dervio a Lecco. Era un socio vitalizio della nostra società ed iscritto dal 1940. Un’icona per tutti. Senza retorica, ci mancherà».
“Cianino” era un uomo di sport, passione trasmessa anche ai figli Stefano “Archimede” e Massimo. Il primo da sempre impegnato nel mondo della vela ha partecipato anche alla Coppa America ed ora lavora nello shore team di Luna Rossa in partenza per la Nuova Zelanda proprio in vista dell’America’s Cup.
Massimo da anni è impegnato nel mondo della pallacanestro prestando la sua attività di tecnico e dirigente nel Basket Lecco e in molte altre società del territorio lavorando in particolare sul settore giovanile.
Riva era nato a Lecco (dove abitava in via Manara) il 29 aprile del 1927 e sin da ragazzino cominciò a cimentarsi nelle prime uscite in barca a vela alla scoperta della breva e del tivano i due venti tipici del nostro ramo lecchese del Lario.
Nel frattempo però, prima dell’inizio della seconda guerra mondiale, praticò anche la scherma ed il tiro a segno. «La vela è lo sport che da subito ho amato – ci raccontò per i suoi 90 anni – ma ho avuto soddisfazioni anche praticando la scherma, il fioretto, partecipando a quelli che erano allora i “Giochi fascisti” con discreti risultati. Nel tiro a segno sono stato addirittura campionato lombardo potendomi allenare nel rione San Francesco dove ai tempi c’era un poligono di tiro».
Marco Corti
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